Ticino
Politica migratoria, PLR e UDC a confronto
Redazione
2 anni fa
Uno dei temi caldi della campagna elettorale per le elezioni federali di ottobre riguarda la politica migratoria. Un argomento che tradizionalmente è cavallo di battaglia dell'UDC, ma che ultimamente anche il PLR sembra aver fatto proprio.

Le prime schermaglie parlano chiaro: la politica migratoria sarà uno dei temi principali della campagna elettorale che ci apprestiamo a vivere in vista delle elezioni federali di ottobre. Tradizionalmente questo è un cavallo di battaglia dell'Unione Democratica di Centro (Udc). Ultima azione del partito in questo ambito sono state le cinque mozioni presentate al Consiglio di Stato ticinese, in cui si chiedono misure come il ripristino dei controlli alle frontiere, la sospensione del programma di reinsediamento 2024-25 dei richiedenti l’asilo, la creazione di zone di transito per lo svolgimento delle procedure, la non entrata in materia per domande dove non sono date le circostanze indicate dalla legge. Ora entra in gioco anche il Partito Liberale Radicale (Plr). Una delegazione del Partito negli scorsi giorni si è infatti recata a Chiasso, per "toccare con mano la situazione". In seguito hanno deciso di presentare alcune proposte concrete per la gestione dei migranti. Tra queste l'istituzione di una task force sull’asilo per evitare situazioni problematiche  e per migliorare il coordinamento tra Confederazioni, cantoni e comuni; la riduzione del numero di asilanti e con una ripartizione diversa e la richiesta di adattare le basi legali in modo da adottare misure per chi crea problemi di ordine pubblico.

"È puro marketing elettorale"

 La politica migratoria "non è un tema dell'Udc, del Plr o di altri partiti. Il problema è della popolazione ed è per questo che vanno trovate delle soluzioni", afferma Piero Marchesi, consigliere nazionale Udc e presidente cantonale. "Siamo in una situazione di caos nel settore dell'asilo e per risolverla bisogna essere concreti. Ricordo che più di un mese fa a Berna si è votato su diverse mozioni e il nostro Partito le ha sostenute. Sono mozioni che vogliono dare una risposta nel settore dell'asilo. I liberali le hanno bocciate tutte. Credo che questo sia puro marketing elettorale"

"Non è marketing elettorale"

Quello del Plr "non è marketing elettorale. Questo è quello che vuole far credere l'Udc", spiega a Ticinonews il consigliere nazionale Plr Alex Farinelli. "Il nostro partito, in realtà, è dal 2012 che ha una chiara politica sulla migrazione. Una politica migratorio rigorosa, ma corretta. C'è un problema a Chiasso e i dirigenti del Partito si sono presi il tempo di andare a verificare sul posto la situazione per proporre delle soluzioni praticabili per risolvere i problemi. È semplicemente questo che è accaduto. Chiaramente l'Unione Democratica di Centro fa sempre campagna e cerca di far credere che non si faccia nulla. La realtà dei fatti è un'altra: si cerca di farlo in un quadro di collaborazione con gli altri Stati perché è un tema che non può essere risolto a livello di un singolo paese".

La differenza tra Plr e Udc sulla politica migratoria

"Ci differenzia il fatto che noi cerchiamo di risolvere i problemi. Le nostre richieste sono semplici e di facile applicazione", dice Farinelli. "Non si può lasciare il problema sulle spalle di Chiasso o del Ticino, quindi questi richiedenti l'asilo devono essere ricollocati anche nel resto delle Svizzera, inoltre ci sono centri federali per quelli problematici. Questa è una politica concreta di chi vuole affrontare un problema e non fare solo propaganda politica". Mentre Marchesi spiega che "l'Udc non ha nessun problema ad affrontare il tema in modo chiaro. Siamo a favore di un ritorno a una gestione più severa dell'immigrazione, mentre il Plr non vuole nessuna gestione".