Lugano
PLR e PVL bocciano il Preventivo 2025, Ferrara: "Proposte solo scorciatoie, ma non soluzioni"
Redazione
4 giorni fa
I due partiti sono contrari ad un aumento di moltiplicatore senza un piano concreto di revisione della spesa. "Il risanamento delle finanze della Città non deve attendere un altro anno".

PLR e PVL rimandano il preventivo 2025 al Municipio di Lugano e bocciano l’aumento di moltiplicatore. "Aumentare il moltiplicatore e istituire un gruppo di lavoro che porti delle proposte di risparmio entro l’estate, è troppo poco e troppo tardi: è il momento di iniziare ad agire", sottolineano i due partiti in una nota congiunta, i quali chiedono una riduzione immediata della spesa di gestione corrente.

Necessario un pareggio di bilancio

Secondo i due partiti il preventivo 2025 dimostra "l’assenza di volontà di affrontare una revisione generale della spesa" come pure di "attuare delle scelte politiche che definiscano la Lugano di domani". PLR e PVL si pronunciano dunque contrari ad un aumento di moltiplicatore "senza un piano concreto di revisione della spesa", chiedendo una "riduzione immediata della spesa di gestione corrente". Per le due forze politiche è inoltre necessario un pareggio di bilancio per il 2025 ed "è compito del Municipio indicare quali misure e in quanto tempo". 

I problemi

Per il PLR di Lugano, che da anni richiama l'Esecutivo alle proprie responsabilità in sede di preventivo e consuntivo, sono particolarmente problematici i seguenti aspetti: "spese in crescita costante e investimenti senza ordine di priorità. E ancora: aumento degli effettivi, aumento delle persone impiegate ma non necessariamente dei servizi della Città, ritardi nella digitalizzazione e nell’ottimizzazione delle risorse con soluzioni trasversali ai dicasteri. Il Municipio è un organo collegiale e come tale deve decidere e agire, nell’interesse dell’intera cittadinanza".

"Il risanamento non deve attendere un altro anno"

Già lo scorso 7 ottobre, in Consiglio Comunale, il gruppo PLR / PVL ha votato i conti consuntivi 2023, chiedendo a chiare lettere un impegno deciso del Municipio già a partire dal preventivo 2025 nel contenere la spesa. In quell'occasione il gruppo aveva inoltre segnalato che non avrebbe approvato nessun aumento di moltiplicatore, né per le persone giuridiche, né per le persone fisiche, al fine di finanziare la gestione corrente. "La spesa per la gestione corrente e anche quella degli investimenti devono essere riviste ora. Il risanamento delle finanze della Città non deve attendere un altro anno".

Ferrara: "Quanto proposto dal Municipio non è una soluzione, ma una scorciatoia"

Il PLR ha quindi attaccato duramente il Municipio, avvertendo che senza vere misure di risanamento non voteranno il documento. “Il Municipio deve darsi delle priorità e fare delle scelte", spiega la capogruppo PLR Natalia Ferrara a Ticinonews. "Con 24 milioni di disavanzo e un autofinanziamento praticamente nullo, significa che concretamente non ci sono più i soldi per fare le opere necessarie alla Città, che servono anche i cittadini e le imprese. È arrivato davvero il momento di agire”. Il Municipio, come detto, ha proposto la creazione di un gruppo di lavoro atto a individuare misure di contenimento della spesa, tra cui l’aumento del moltiplicatore per le imprese. Ma per Ferrara "si tratta solo di scorciatoie, non soluzioni". Il gruppo di lavoro, inoltre, "era già stato proposto lo scorso anno per il preventivo 2024 e in Consiglio comunale il gruppo PLR aveva chiaramente detto che si era ormai giunti all’ultima spiaggia. Il Municipio doveva fornire risultati. Questi non sono mai arrivati. Non so se il gruppo di lavoro li abbia portati o i Dicasteri non abbiano attutato queste scelte, che sono difficili perché rivedere le spese è sempre complicato. Ma sono decisioni necessarie: non si può rimandare". Secondo Ferrara, come detto, l'aumento del moltiplicatore per le imprese è una semplice scorciatoia. "Si è preso un impegno con la riduzione dell’aliquota, quindi non è pensabile aumentare il moltiplicatore solo per finanziare la gestione corrente che spende troppo. Impariamo a spendere meno e meglio”.