Misure concrete per i disoccupati over 50. È quanto intende proporre il PPD, che in questi mesi ha elaborato diverse proposte per incentivare l'assunzione di persone over 50 disoccupate o in assistenza "che in Ticino sono oltre 4'000". 

In concreto il PPD vuole agire tramite atti parlamentari che verranno presentati nelle prossime settimane per modificare la Legge sul rilancio dell’occupazione e sul sostegno ai disoccupati (L-rilocc) così da ridurre ulteriormente il rischio, per gli ultra cinquantenni che hanno perso il posto di lavoro e che hanno esaurito le indennità di disoccupazione, di cadere in assistenza.

Il partito proporrà in particolare di intervenire sull’Art. 5 L-rilocc dedicato all’assegno di inserimento professionale. "Attualmente la legge prevede un sussidio per l’assunzione di disoccupati residenti che hanno esaurito il diritto alle prestazioni previste dalla LADI o che beneficiano di prestazioni assistenziali" sottolinea il PPD in una nota. "Il sussidio ammonta a un massimo del 60% del salario d’uso per una durata fino a 12 mesi e non prevede differenziazioni in base all’età. La proposta del PPD si prefigge di potenziare ulteriormente questa misura a beneficio delle persone con più di 50 anni".

"Al momento" aggiunge il partito, "l’unico sostegno specifico all’assunzione di persone disoccupate di età uguale o superiore a 55 anni previsto dalla L-rilocc è definito dall’Art. 5a e prevede il finanziamento del contributo di risparmio LPP a carico del datore di lavoro in caso di assunzione di persone disoccupate di età uguale o superiore a 55 anni, per un ammontare massimo di 500 franchi al mese". 

Per il PPD questa misura non è sufficiente e propone "misure più incisive a livello di importo e di durata del contributo. Inoltre va abbassata la soglia d’età a partire dalla quale si può accedere alle misure di sostegno".

Per la categoria degli over 50 il PPD propone quindi di modulare la durata dell’assegno di inserimento in base all’età del disoccupato, garantendone un prolungamento oltre i 12 mesi attualmente previsti. Concretamente al periodo di base garantito dall’Art. 5 L-rilocc si aggiungerebbe un periodo ulteriore, differenziato per età. 

"L’eventuale costo che questa modifica di legge potrebbe generare andrebbe compensato con gli incassi straordinari di cui sta beneficiando il Cantone" spiega il PPD. "Si pensi ad esempio ai milioni in arrivo dalla Banca Nazionale Svizzera. La situazione che si ripresenta ora è infatti simile a quella del 2015 descritta in precedenza. L’annata record 2017 della BNS avrà ripercussioni sulla distribuzione dell’utile a Cantoni e Confederazione e ciò si tradurrà in un aumento dell’incasso a favore del Ticino. A fronte dei 28 milioni messi a preventivo per il 2018 le casse cantonali dovrebbero incassarne 56. Questa occasione straordinaria deve rappresentare un’opportunità per rendere partecipi del versamento in arrivo dalla BNS coloro che sono in difficoltà".

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