Dal 20 al 22 giugno si svolgerà a Lugano, per la prima volta, l’Assemblea generale dell’Associazione ex Guardie Svizzere Pontificie, in occasione della Festa Centrale 2024. L’evento, che si tiene ogni due anni, riunirà circa 350 partecipanti provenienti da tutta la Svizzera e sarà accompagnato da tre giorni di appuntamenti ufficiali, momenti commemorativi e celebrazioni pubbliche. L’Associazione è nata nel 1921 con l’obiettivo di mantenere vivo lo spirito di camerateria tra coloro che hanno servito nel Corpo della Guardia Svizzera in Vaticano. A livello locale, la sezione della Svizzera italiana è stata fondata nel 1978 in occasione dell’ordinazione episcopale di Mons. Ernesto Togni e comprende oggi il Canton Ticino e le vallate italofone dei Grigioni. Secondo Graziano Rossi, ex guardia svizzera e attuale presidente della sezione, le motivazioni che spingono i giovani svizzeri a intraprendere questa esperienza sono molteplici: "C’è chi parte per motivi religiosi, chi è attratto dalla storia e dall’arte del Vaticano, e chi vuole semplicemente vivere un’esperienza unica a Roma".

La tre giorni di Lugano si aprirà venerdì 20 giugno con una serata conviviale alle cantine di Gandria. Sabato 21 sarà dedicato al ricordo e alla riflessione: alle 10.00, nella chiesa di Santa Maria degli Angioli, sarà celebrata una messa da Requiem in suffragio delle guardie defunte, officiata da Mons. Alain de Raemy, ex cappellano del Corpo e oggi amministratore apostolico. Seguirà, in Piazza Riforma, un concerto della banda delle ex Guardie Svizzere insieme alla banda di Pregassona, con un aperitivo offerto ai partecipanti. Nel pomeriggio si terrà l’assemblea statutaria e in serata la cena di gala. Domenica 22 giugno sarà invece il momento più visibile per la cittadinanza: dopo la messa pontificale nella Basilica del Sacro Cuore, si svolgerà un corteo attraverso il centro città fino al LAC, dove la Banda offrirà un breve concerto e verrà servito un aperitivo aperto al pubblico. Il corteo domenicale colorerà Lugano con il rosso, il giallo e il blu dell’uniforme della Guardia Svizzera, ispirata alla famiglia de’ Medici e al Comandante Jules Repond, in carica tra il 1910 e il 1920, che ne ideò il modello attuale.