Ticino
Pedemontana, le targhe svizzere confondono chi invia le multe
©Fiorenzo Maffi
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Redazione
un anno fa
Alcuni conducenti ticinesi stanno ricevendo richiami per il mancato pagamento del pedaggio della Pedemontana, in Lombardia. Si tratta però di solleciti erronei perché non trasmessi al destinatario corretto. A creare confusione nella società di recupero crediti italiana è il sistema svizzero dei numeri di targa.

Fra il 2017 e il 2018 un motociclista ticinese è passato cinque volte dall’autostrada Pedemontana, nella vicina Lombardia, senza pagare il pedaggio. E in questi giorni una società di recupero crediti di Milano, per conto di Pedemontana, ha inviato un richiamo di pagamento al detentore della targa della moto incriminata. Peccato che quest’ultimo nel frattempo sia cambiato. È quanto successo al figlio minorenne di un telespettatore. A transitare dall’autostrada senza pagare non poteva essere lui: nel 2017 aveva solo 12 anni. 

Stessa situazione per altri conducenti

Altri conducenti ci hanno segnalato di avere ricevuto richiami di pagamento erronei. In un caso il mancato pagamento del pedaggio risale a tre episodi nel 2020, ma la Sezione della circolazione di Camorino, su richiesta dell’automobilista, ha certificato che in quella data la targa non era intestata a lui.

Un problema noto da anni

A Camorino il problema è noto da anni, ma in questi giorni ancora non si vedrebbe un aumento delle segnalazioni. “Non c'è stato un aumento. Riceviamo regolarmente alcune decine di segnalazioni al mese”, ci spiega Aldo Barboni, sostituto capo della Sezione della circolazione, secondo cui la società di recupero crediti invia i richiami “a ondate”. “Ci sono momenti più marcati in determinati periodi. Lo constatiamo dalla documentazione e dalle informazioni che riceviamo dai conducenti nel nostro cantone. I richiami sono anche molto retroattivi. Ci sono infrazioni che risalgono a 4 o 5 anni fa ed è per questo che la targa non sempre corrisponde all'attuale detentore”.

Il sistema in Svizzera

Il problema risiede proprio qui. In Svizzera le targhe cambiano in base al proprietario e lo stesso numero può riferirsi a un’auto, a una moto o ad altre categorie di veicoli. Da qui gli errori della società di recupero crediti. “Le società di recupero crediti partono dalle valutazioni delle auto. Non pensano che le targhe possano riferirsi a moto o rimorchi”, rileva ancora Barboni. Ma come fa la società di recupero crediti a ottenere i dati degli automobilisti ticinesi? “La domanda andrebbe rivolta a loro che operano nel settore”, risponde il sostituto capo della Sezione della circolazione. “La nostra impressione è che consultino il sito cantonale dove sono pubblicate le targhe e il loro detentore. Buona parte chiede poi la cancellazione e noi provvediamo a togliere questi numeri. Ma la ditta di recupero crediti non presta attenzione al fatto che il detentore del 2017 sia uguale a quello di oggi”.

Cosa fare

La stessa Polizia cantonale ci ha confermato che non fornisce i dati degli automobilisti alla società incaricata da Pedemontana per il recupero dei pedaggi non pagati. Anche il TCS riferisce che questi richiami vengono inviati in grande quantità, ciclicamente. Cosa fare quindi? Chi ricevesse un richiamo di pagamento ingiustificato è invitato a prendere contatto con la Sezione della circolazione per ricevere la documentazione necessaria per presentare reclamo.