Ticino
Passaporto vaccinale: come evitare il flop?
Redazione
3 anni fa
L’esperto di informatica forense Alessandro Trivilini parla dei rischi e delle opportunità del passaporto vaccinale

Due giorni fa Anne Lévy, direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica, ha annunciato che un certificato di immunità sarà disponibile entro l’estate. Sulla stessa linea è l’Europa e così altre nazioni in tutto il globo. Per viaggiare in molti Paesi sarà verosimilmente richiesto un foglio di carta che garantisca l’avvenuto vaccino. Ma come fare? In che modo la Svizzera potrà rispondere a questa sfida, garantendo che i suoi cittadini saranno accettati in quei luoghi che decideranno di mettere delle condizioni d’ingresso e allo stesso tempo proteggere alcune delle informazioni più sensibili di una persona?

Teleticino ne ha parlato con Alessandro Trivilini, esperto di informatica forense. Il ricercatore ha spiegato come la Svizzera può affrontare questa sfida grazie ai più avanzati algoritmi. Strumenti che permetteranno di rendere inalterabili i dati e, si spera, inviolabili. Per farlo, il nostro paese può anche contare sul fatto di aver adeguato la legislazione sui dati personali a quella europea, così che a livello continentale sarà già possibile garantire la compatibilità.

Secondo Trivilini, però, lo sviluppo di un’applicazione di una tale importanza dovrà essere fatto con molta attenzione. “Non basta il processo di progettazione e sviluppo di un’applicazione, ma bisogna partire prima”, ha spiegato. “Come fanno i colossi, Facebook o Google. Loro fanno così quando costruiscono un’applicazione, prima studiano cosa fanno le persone, come parlano, come mangiano, come si muovono, come svolgono le attività durante il giorno. Le profilano. Poi costruiscono, come fosse un vestito sartoriale, l’applicazione a loro immagine e somiglianza”.

Infine sarà necessario anche far passare il messaggio, sennò il rischio sarà quello di una sfiducia nello strumento. “Ognuno nella sua sfera privata, interpreta in funzione della sua conoscenza e della sua cultura. Se non c’è una strategia per comunicare i vantaggi e anche i rischi, le persone se ne allontanano”.

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