Valle Maggia
Omicidio di Aurigeno, la vittima era già stata minacciata dall’aggressore
Redazione
un anno fa
Emergono nuovi dettagli sul fatto di sangue avvenuto oggi ad Aurigeno. Minacce erano già state rivolte in passato dall'aggressore alla vittima.

Negli scorsi mesi lo sparatore aveva già minacciato a scuola la vittima, che aveva dovuto allertare la polizia. Ne era scaturita un’inchiesta di cui non consociamo l’esito. Sono questi i nuovi dettagli emersi circa il fatto di sangue avvenuto oggi ad Aurigeno, nel Comune di Maggia. Ricordiamo che nel primo pomeriggio, all’interno del Centro Scolastico Ronchini, il custode dell’istituto è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi da un 42enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese. Il bidello è morto successivamente a causa delle ferite riportate, mentre l’assalitore è stato fermato. Stando a nostre informazioni, la vittima intratteneva una relazione con una persona che era l'ex compagna dell'assalitore. Questo, in sintesi, il contorno della drammatica vicenda.

Pizolli: “Non abbiamo ancora identificato bambini che abbiano assistito all’evento”

“Le informazioni che abbiamo al momento dicono che i fatti sono accaduti sul sedime scolastico, ma in una zona dove non erano in azione delle attività. Pertanto non abbiamo ancora identificato bambini che erano presenti o hanno assistito all’evento”, spiega ai microfoni di Ticinonews il portavoce della Polizia cantonale Renato Pizolli. Le autorità scolastiche, aggiunge, da subito hanno dato priorità agli aspetti psicologici e all’accompagnamento di tutte le persone presenti nello stabile e legate alla scuola. Sul posto anche il Care Team.

Bisognerà stabilire la dinamica dei fatti

Ricordiamo che l’aggressore si è allontanato in auto e da subito è stato attivato un dispositivo di ricerca, che nel giro di alcuni minuti ha permesso di fermarlo. “Adesso sono in atto gli interrogatori per capire la dinamica dei fatti”, afferma Pizolli.

Ramelli: “Un giorno triste per tutta la valle”

“Un giorno triste per la nostra scuola e per tutta la valle”. Così Massimo Ramelli, presidente consorzio scolastico Bassa Valle Maggia definisce i tragici fatti odierni. “Abbiamo perso un amico, un collaboratore apprezzato e stimato. Qui c’è una famiglia che piange la sua scomparsa”. Sono giornate “che non si vorrebbero mai vivere. Purtroppo oggi siamo confrontati con questa situazione”.

Un supporto per gli allievi

L’istituto scolastico ha inviato una lettera alle famiglie dei ragazzi della scuola, per informarle sui fatti di oggi. “Il nostro istituto è stato turbato da un grave fatto avvenuto in un contesto estraneo all’attività scolastica. Sono in corso gli accertamenti del caso da parte delle autorità preposte con cui la scuola sta collaborando”, si legge nella missiva. Domani allieve e allievi “saranno accolti regolarmente dal docente e sarà attivato, in collaborazione con l’Antenna per gli eventi traumatogeni, un supporto affinché sia possibile accogliere vissuti ed emozioni suscitate da quanto accaduto”. Eventuali informazioni più puntuali sugli accadimenti potranno essere recapitate via email non appena possibile. Oltre a ciò, le famiglie riceveranno documenti informativi per situazioni simili dedicati ai genitori. I bambini “hanno comunque potuto passare l’intero pomeriggio in maniera regolare in classe con i propri docenti” e hanno ricevuto le stesse comunicazioni inviate alle famiglie.

Il cordoglio del DECS

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, la Divisione della Scuola e la Sezione delle scuole comunali, hanno espresso in serata cordoglio e vicinanza ai famigliari della vittima e a tutta la comunità scolastica della Vallemaggia: alle allieve e agli allievi con le loro famiglie, al personale docente e non docente e alla direzione d’istituto. Il DECS ha precisato inoltre che, oltre all'attivazione dell’Antenna per gli eventi traumatogeni, verrà organizzato un momento di ascolto con i genitori e tutta la comunità scolastica.