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Oltre 30 milioni per la trasformazione digitale del Canton Ticino
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Redazione
2 mesi fa
È l’investimento complessivo richiesto per due iniziative, sul quale dovrà ora esprimersi il Parlamento. L’obiettivo è di rendere i servizi pubblici più efficienti e accessibili.

Il Consiglio di Stato ha presentato oggi il messaggio con il quale intende dare il via all’attuazione della prima fase della Strategia per la trasformazione digitale del Canton Ticino. L’obiettivo di fondo, viene spiegato in un comunicato, è quello di rendere i servizi pubblici più efficienti e accessibili, sfruttando appieno le opportunità fornite dalle nuove tecnologie digitali. 

Sportello digitale e gestione elettronica

Sono stati individuati una serie di progetti chiave, che puntano a istituire vari servizi trasversali a tutta l’Amministrazione cantonale. Si parla anzitutto di uno sportello digitale dei servizi, ovvero una piattaforma che permetterà alla cittadinanza e alle imprese di "accedere a una vasta gamma di servizi digitali in modo rapido e sicuro, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli uffici cantonali". Altro ambito centrale è quello concernente la gestione elettronica delle pratiche (GEVER), sistema che permetterà all’Amministrazione di creare e gestire documenti informatizzati e di trasmetterli alla popolazione e alle aziende, automatizzando le operazioni più ripetitive "in modo da liberare risorse per attività a più elevato valore aggiunto”.   

Dati pubblici e formazione

Altro progetto importante è quello dei dati pubblici aperti (“Open Government Data”), che consentirà di rendere disponibili alla collettività le informazioni prodotte dal settore pubblico, a favore della trasparenza delle istituzioni. Da citare infine la formazione alle competenze digitali, programma che permetterà lo sviluppo e il costante aggiornamento del personale dell’Amministrazione cantonale.

Costi e tempistiche

L’attuazione di questa prima fase della Strategia è programmata su un arco temporale di quattro anni e la richiesta di credito sottoposta al Parlamento consiste in 14,2 milioni di franchi di investimento e in 2,7 milioni di franchi a gestione corrente per il periodo 2025-2028. Il Cantone ci tiene a sottolineare che i nuovi servizi pubblici digitali si aggiungeranno a quelli esistenti, senza sostituirli; l’intenzione del Governo è infatti di garantire anche in futuro l’accesso alle prestazioni dello Stato pure a tutti coloro che non hanno la possibilità o non desiderano usufruirne nel formato informatizzato.

"Aggiornare le infrastrutture cantonali"

In parallelo, il Consiglio di Stato ha presentato oggi un secondo Messaggio governativo per l’aggiornamento infrastrutturale, che consiste nella richiesta di un credito di investimento di 16,2 milioni di franchi e di un credito annuale a gestione corrente di 3,3 milioni di franchi. L’obiettivo di tale messaggio, tenuto conto degli approfondimenti intrapresi, è quello di “aggiornare le infrastrutture tecniche cantonali e costruire una seconda sala server ridondante all’interno della rete informatica, gestita dal CSI, aumentando la capacità e la sicurezza del lavoro svolto, a favore di tutta l’Amministrazione”.  

Altri ambiti toccati

La trasformazione digitale prosegue inoltre anche in una serie di altri settori di competenza cantonale, come ad esempio quelli relativi alla giustizia, alla sanità, alla scuola, alla geomatica e ai diritti politici, ma anche al fisco, alla statistica e alla gestione del personale.