
Meno 9 al giorno in cui i ticinesi decideranno il futuro della porta d’entrata del Locarnese. Dopo gli investimenti già effettuati a Chiasso, Mendrisio, Bellinzona e quelli in corso a Lugano, toccherebbe anche alla stazione FFS di Locarno-Muralto realizzare il suo nodo intermodale. Tuttavia, un referendum lanciato dal Comitato “Salva Viale Cattori” darà l’ultima parola al popolo. Il progetto, lo ricordiamo, è frutto di un lavoro cominciato oltre 10 anni fa, costa 16,6 milioni, di cui 7 a carico del Cantone. La Confederazione e i Comuni che partecipano al progetto contribuiranno con 9 milioni. L’intenzione è quella di riqualificare il piazzale della Stazione; è prevista la creazione di una fermata-terminal degli autobus, l’ampliamento dei posteggi per le biciclette, il riordino della circolazione stradale e dei posteggi di corta durata.
I dubbi dei contrari
I promotori del referendum non sono contrari tout court alla realizzazione del nodo intermodale, ma chiedono che venga progettato nel rispetto di territorio, ambiente e sicurezza. Il progetto approvato, secondo loro, non risolve la principale criticità dell’attraversamento stradale da parte dei numerosissimi pedoni e intensifica il traffico con l’aumento della semaforizzazione. Nodo della discordia che ha dato anche il titolo al referendum è il transito lungo viale Cattori. Viale che dalla stazione conduce direttamente al lago. Per i favorevoli la situazione migliorerà con un numero di veicoli di passaggio che diminuirà sensibilmente da oltre 3'000 al giorno a un migliaio circa, attenuando il rumore anche grazie alla nuova flotta di bus totalmente elettrici. Per i contrari, il progetto è uno “scempio”, basato su fotomontaggi irrealistici, che porterà alla circolazione di 250 bus al giorno, alcuni lunghi 18 metri, su una delle zone più pregiate e di interesse turistico, compromettendo anche la sicurezza dei pedoni.
Varini: "Immagine completamente irrealistica"
Il rendering della stazione del futuro mostra delle palme e una bellissima zona pedonale. Ebbene, i contrari sostengono che questa rappresentazione non sia verosimile. “L’immagine è completamente irrealistica", afferma Gian-Luigi Varini, portavoce del Comitato “Salva Viale Cattori” a Ticinonews. "In quella zona non ci saranno i pedoni a passeggiare. Transiteranno invece biciclette, monopattini e tutti i veicoli in discesa, che dal lungolago e dalle scuole raggiungeranno la stazione e continueranno a scendere da Viale Cattori". In salita, invece, "avremo tutti gli autobus e i taxi". L'area così com'è rappresentata nel rendering "costituisce un'immagine fuorviante, così come l’attraversamento stradale della simulazione realizzata a computer in cui si vedono cinque pedoni, mentre in quella zona ci sono 200-300 persone alla volta che scendono dal treno”. Gli studi arrivati in finale erano quattro, tre dei quali "avevano presentato soluzioni percorribili e attuabili, utilizzando parte del terreno appartenente alle FFS. È stato scelto il progetto più penalizzante, l’unico che ha costretto i suoi autori a trovare una via alternativa per la circolazione e stazionamento dei bus, in quanto l’intero fondo veniva completamente ricoperto da un insediamento immobiliare sproporzionato che non lasciava spazio per i mezzi pubblici". Possibilità "neppure contemplata nel bando di studio. Ribadisco che spazio e soluzioni ci sono. Il nodo intermodale che si vuole attuare presenta troppe lacune e criticità e per questo consigliamo di votare NO il 15 giugno.”
Gilardi: "Non bisogna spaventare le persone con falsi allarmi"
Secondo i contrari al progetto, la realtà futura prevedrebbe grandi autobus che stazionano proprio in quella che viene presentata come una bella area pedonale...“Anzitutto, non ci saranno automobili in discesa davanti alla stazione. Si tratterà di una zona prevalentemente pedonale", replica il sindaco di Muralto, Stefano Gilardi. In secondo luogo, "non avremo un accumulo verticale di bus, perché dobbiamo pensare al numero di postali in arrivo; noi avremo 5 stalli e da questi avremo partenze a cadenze rapide, con un’ottima distribuzione del traffico di bus. Non bisogna spaventare le persone con falsi allarmi". Inoltre, "ricordiamo che il progetto è una miglioria globale: le persone scenderanno dal treno e andranno a sud della stazione, quindi ce ne saranno meno che attraverseranno. Cosa che invece avviene oggi, rallentando la scorrevolezza". Scorrevolezza "che sarà quindi migliorata, in quanto il passaggio pedonale sarà aperto solo quando l'autobus uscirà dal suo stallo. Avremo finalmente una coordinazione dei pedoni, con un netto miglioramento della situazione", conclude Gilardi.
Il confronto completo tra Varini e Gilardi a Ticinonews: