
Luce verde al Preventivo 2025 di Lugano, approvato ieri sera dal Consiglio Comunale con 26 voti favorevoli, 18 contrari e 11 astenuti. Il disavanzo previsto è di quasi 24 milioni di franchi. Il moltiplicatore resterà al 77% per le persone fisiche mentre per quelle giuridiche sarà alzato all'82% Ristabilito il credito a favore del Progetto di primo impiego rivolto ai giovani. Il Municipio dovrà inoltre presentare misure di risparmio per 10 milioni di franchi entro fine aprile. Durante la votazione, il gruppo de La Sinistra si è astenuto, poiché non è stata accolta la loro proposta che proponeva di alzare all'85% l'aliquota per le persone giuridiche. Ricordiamo che il Preventivo per il prossimo anno mostra un disavanzo di quasi 24 milioni.
Ferrara: "Il nostro no è stato un segnale importante"
Nelle scorse settimane Plr e Pvl hanno deciso di rispedire il Preventivo 2025 al Municipio, bocciando il documento che ieri è comunque stato approvato. "La nostra posizione è servita, il nostro non è stato solo un segnale, ma una richiesta di rivedere la spesa e di farlo subito", ci spiega Natalia Ferrara, capogruppo liberale radicale nel Consiglio comune di Lugano. "L'impegno preso dal Municipio di risparmiare 10 milioni di franchi è un primo passo, ora attendiamo i prossimi. Il lavoro che andrà fatto è molto ampio, parliamo di u disavanzo di 24 milioni e un debito pubblico che sfiora il miliardo. Dobbiamo e possiamo fare meglio per la Lugano che vogliamo vivere in futuro".
Chiesa: "Ora bisogna rendere tutto più efficace ed efficiente"
La discussione sul Preventivo della Città si annunciava infuocata, ma così non è stato. "È stato un dibattito di consapevolezza e di collaborazione, stiamo guardando al futuro di Lugano", commenta Marco Chiesa, Municipale Udc alla guida del Dicastero consulenza e gestione, che comprende le finanze. "Sappiamo che c'è molto da fare per il contenimento della spesa e per quanto riguarda gli investimenti, ma questa sera è stata messa una pietra miliare per un buon dialogo fra Municipio e Commissione della gestione". Sulle misure di risparmio che il Municipio dovrà definire entro la fine di aprile, Chiesa spiega che "ci sono già delle idee, in linea con quanto discusso insieme alla Gestione e con quanto presentato con il piano finanziario che guarda all'orizzonte 2028". Lugano, continua, "è una Città che avanza e ora si tratta di dare delle priorità e rendere tutto più efficace ed efficiente". Sulla vendita di Villa Heleneum, ipotizzata nelle scorse settimane dai colleghi di Municipio Roberto Badaracco e Raoul Ghisletta, il municipale democentrista non prende direttamente posizione, ma afferma che "nelle misure di risparmio rientrerà anche una riflessioni globale, perché c'è la necessità di ripensare quello che è il patrimonio della Città, magari trasformandolo in qualcosa di utile per i cittadini".
Malfanti: "Restano delle criticità"
Settimana corsa la Commissione della Gestione ha preso posizione sul Preventivo della Città, dando il proprio via libera e tirando le orecchie al Municipio. "Per la Commissione della gestione restano delle criticità", ci spiega il relatore del rapporto Michele Malfanti (Centro). "Effettivamente le difficoltà che si vedono all'orizzonte sulla possibilità di risanamento dei conti sono concrete, almeno per come le vedo in Commissione", aggiunge. Misure di risanamento che "dovranno essere proposte dal Municipio". Mentre per quanto riguarda il piano di risparmio da almeno 10 milioni, "questa è una proposta sposata dall'esecutivo, ma nel concreto bisognerà vedere tutto punto per punto e lì presumo ci saranno delle differenze abbastanza sostanziali".
Pusterla: "Non volevamo affossare i conti"
Come scritto, in aula al momento del voto La Sinistra si è astenuta, nonostante avesse firmato il rapporto della Commissione della Gestione. "Il lavoro svolto in Commissione è stato ben fatto e questo andava riconosciuto", ci dice la capogruppo Nina Pusterla, sottolineando come "una riflessione di un possibile ulteriore aumento del moltiplicatore per le persone giuridiche era importante, perché non si può solo contenere la spesa, senza ragionare sulle entrate. Questo non è coscienzioso". Insomma, La Sinistra, "non voleva affossare i conti, ma far capire che non tutto può sempre andare come vuole la maggioranza".
