Ticino
“Necessario pensare alle riaperture”
Foto CdT/Crinari
Foto CdT/Crinari
Redazione
3 anni fa
Oggi i rappresentanti della cultura hanno incontrato Berset per spiegare le priorità di uno dei settori che più si è sentito trascurato dal Governo. Galbiati: “Gli aiuti ci sono ma c’è troppa burocrazia”

Nonostante le misure di contenimento coinvolgano quasi tutti i settori economici, uno dei primi ad essere colpiti è stato quello culturale con cinema, teatri e grandi eventi off limits da diversi mesi. Mondo culturale che ha più volte lamentato un trattamento diseguale, ritenendosi “dimenticato” dalla politica. Questa mattina però i rappresentanti del settore hanno incontrato a Berna il Consigliere federale Alain Berset. Cristina Galbiati, membro del comitato “Professionisti dello spettacolo Svizzera”, ha spiegato ai colleghi di Radio3i quali sono i temi in discussione.

I temi sul tavolo
“Il tema più stringente è quello delle riaperture”, dichiara Galbiati, “ci sono strutture del settore culturale che sono chiuse addirittura dal mese di marzo: parliamo di quasi 11 mesi. C’è quindi la necessità di cominciare a pensare come si riaprirà e soprattutto quando. Un altro punto importante è quello delle misure a sostegno del settore culturale, che sono molte ma bisogna capire come armonizzarle a livello federale ma anche come snellire la burocrazia, che al momento è molto complicata”.

Qualche tempo fa in Ticino c’era stata una polemica sulle misure e si era sostenuto che il settore culturale non è considerato come dovrebbe. Anche a livello svizzero c’è quest’impressione?
A livello svizzero c’è la consapevolezza che stiamo vivendo una crisi storica e che quindi è necessario che ognuno faccia la sua parte. D’altra parte, c’è anche la sensazione che sia importante pensare a come ripartire e farlo tenendo conto delle specificità delle diverse manifestazioni. Spesso si parla del settore manifestazione come un unico blocco ma in realtà va dai grandissimi eventi ai piccolissimi teatri, quindi è assolutamente indispensabile che si sviluppi un piano molto specifico a seconda delle diverse realtà.

Avete qualche proposta?
“C’è già un modello di riapertura, sviluppato a Basilea dal settore culturale congiuntamente con il Cantone. Questo secondo noi è un modo di procedere molto positivo e speriamo che sia la modalità adottata nei prossimi mesi... o forse settimane, speriamo”

La posizione di Berset
Proprio in questi minuti è arrivato il resoconto dell’incontro con il Consigliere federale Alain Berset. Il Dipartimento dell’Interno ribadisce “la volontà e l’impegno dello Stato nell’affrontare le difficoltà del settore culturale in maniera quanto più efficace possibile”, ma sottolinea anche come “attualmente non è purtroppo possibile dare una prospettiva definitiva sulla riapertura delle istituzioni culturali o sulla riammissione di eventi culturali”. “Una graduale riapertura”, scrive ancora il DFI, “dipende da numerose variabili, come i progressi nella copertura vaccinale, la diffusione delle nuove mutazioni del Covid e il rispetto delle misure sanitarie”. “Il Consiglio federale valuta costantemente la situazione epidemiologica”, si legge infine, “se nei prossimi mesi saranno possibili degli allentamenti, ciò avverrà probabilmente per tappe e a seconda del tipo e delle dimensioni dell’evento”.

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