Ticino
Moncucco, crescita anche nell’anno della pandemia
© CdT/ Chiara Zocchetti
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Marco Jäggli
3 anni fa
La Clinica è riuscita comunque a ottenere un utile di esercizio e a proseguire con l’ammodernamento. Si segnala un aumento dell’indice di gravità dei casi trattati. Dell’Ambrogio: “Non ringrazieremo mai abbastanza collaboratori e collaboratrici”

In data odierna la Clinica Luganese Moncucco ha presentato il resoconto del suo esercizio 2020, nel quale si constata anche un utile d’esercizio poco inferiore ai 2,5 milioni. Questo nonostante la pandemia di SARS-CoV-2 abbia “segnato e monopolizzato l’attenzione e le risorse della struttura, che è comunque riuscita almeno in parte a mantenere salda la propria progettualità”.

6’700 ricoveri
Nel corso dell’anno sono stati poco più di 6'700 i pazienti ricoverati e più di 21'000 i casi trattati ambulatorialmente. Inoltre, “malgrado i forti vincoli posti agli spostamenti e all’accesso alla Clinica la struttura è riuscita – in piena sicurezza – a garantire a 215 persone, tra le quali troviamo apprendisti, allievi nel settore sanitario, medici in formazione e collaboratori in specializzazione, l’avvio o la continuazione di un percorso di formazione”.

“Aumentato l’indice di gravità dei casi”
Come segno della pandemia, scrive inoltre la Clinica, “l’indice di gravità dei casi trattati (indice di Case Mix) “è aumentato in modo notevole”, attestandosi a 1.261, a riprova che la Clinica può riconfermarsi con orgoglio un istituto di cura in grado di gestire casi particolarmente complessi”. Inoltre “l’emergenza COVID-19 senza dubbio ha avuto un effetto rilevante e caratterizzante l’intero svolgimento e bilancio dell’anno appena concluso”, specie pensando che proprio in Clinica sono stati diagnosticati e presi in cura i primi due casi in Svizzera (tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo). “A fronte di ciò, non è però mai venuta meno la capacità di progettare e sviluppare il proprio futuro: gli impegni formativi presi, nel limite del possibile, sono stati mantenuti così come dei nuovi progetti hanno preso il via”.

Le parole del Presidente dell’Ambrogio
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’Avv. Dr. Mauro Dell’Ambrogio ha dichiarato: “Il Ticino e la nostra struttura, sono stati tra i primissimi dopo la Cina, dalla quale era difficile avere informazioni certe e la Lombardia, che inizialmente mostrava cosa e quanto poteva andare storto, a doversi confrontare con questo nuovo virus. Non saranno mai ringraziati abbastanza le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori che hanno reso possibile fare così tanto, così in fretta e così bene.” Dell’Ambrogio ha anche aggiunto che, sul fronte politico: “La perfetta intesa tra la nostra Clinica e La Carità di Locarno, sedi esclusive per la cura dei pazienti COVID-19, prova che professionisti giusti, al posto giusto, nel momento giusto fanno la differenza. Questo evidenzia la complessa realtà del nostro sistema sanitario, permettendo di superare la contrapposizione tra pubblico e privato.” E conclude: “La nostra Clinica è da più di un secolo che opera nell’esclusivo interesse dei pazienti e della pubblica utilità.”

Camponovo: “Potenziate le cure intense e il Pronto Soccorso”

Il Direttore Camponovo ricorda: “Sul fronte pandemico, nel corso del 2020 l’infrastruttura di Cure intense – anche grazie a donazioni private – è stata potenziata, ed è stato rafforzato il Pronto soccorso anticipando di un anno quanto già era stato previsto: l’apertura del servizio 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Importanti sono stati anche i passi e gli investimenti compiuti nel campo del trattamento dei tumori del tratto gastrointestinale che hanno portato al rafforzamento delle competenze nel campo dell’oncologia medica, della gastroenterologia e della chirurgia viscerale”. Inoltre, “rilevante è stato anche l’impegno profuso dal nostro personale sanitario nella ricerca medica sul SARS-CoV-2, che ha portato ottimi riscontri da parte del mondo scientifico nazionale e internazionale”.

“Anno molto intenso, onore agli 800 collaboratori”
Sempre Camponovo, in merito alla gestione della pandemia, ha commentato: “A conclusione di un anno vissuto molto intensamente e dopo aver superato non poche difficoltà - anche in onore di tutti i nostri 800 e più collaboratori e collaboratrici che con dedizione e straordinario impegno hanno permesso di superare una grande sfida – ci tengo a sottolineare che quanto ottenuto, è stato fatto con convinzione e decisione perché offrire il nostro sostegno agli ammalati è la nostra ragion d’essere.”

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