Ticino
Mendrisio avrà i suoi mori dipinti, parziale dietrofront della Fondazione
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
La processione di quest'anno comprenderà ancora figuranti con la faccia pitturata di nero. Per il 2025 si deciderà attraverso un dibattito pubblico.

La Fondazione delle Processioni di Mendrisio ha deciso di fare parziale marcia indietro: gli otto figuranti della sfilata del giovedì Santo di quest'anno saranno persone di pelle bianca con il volto dipinto di nero. Secondo quanto riferito dalla stessa Fondazione attraverso un comunicato, Mendrisio avrà ancora i suoi mori dipinti ancora per questa edizione, poi si aprirà un dibattito pubblico per decidere che cosa fare nel 2025. 

"Siamo dispiaciuti di aver turbato tante persone"

La decisione iniziale di escludere tali figuranti ha scatenato un acceso dibattito, prevalentemente caratterizzato da posizioni contrarie, che ha anche sollevato interrogativi politici, uno a livello comunale e l'altro al Consiglio di Stato. "La Fondazione - si legge nella nota odierna - è dispiaciuta che tale decisione abbia turbato tante persone, soprattutto quelle che da sempre sostengono questa tradizione. Non era certamente nelle intenzioni causare un clima di generale malumore".

"Il tema merita degli approfondimenti"

La Fondazione Processioni Storiche "ha la responsabilità dell’organizzazione e dello svolgimento delle processioni del giovedì e del venerdì santo in un contesto quanto più sereno e rispettoso possibile. Per questa ragione, pur mantenendosi fermamente convita della decisione presa, la Fondazione ha deciso di sospendere e rimandare la messa in atto della contestata disposizione, al fine di permettere il regolare svolgimento dell’edizione 2024. Il tema che oggi è stato così duramente messo in discussione merita certamente degli approfondimenti: nei prossimi mesi la Fondazione desidera creare le giuste premesse per un confronto aperto in un clima disteso e corretto".

Il "blackface"

La decisione iniziale, ricordiamo, era stata presa all’unanimità dal Consiglio di Fondazione delle Processioni di Mendrisio per introdurre un cambiamento rispetto al tema del “blackface”. Questa teneva inoltre conto di "molti fattori importanti per garantire che la presenza delle Processioni nella Lista rappresentativa dei beni culturali e immateriali dell’UNESCO dimostri la necessaria volontà d’inclusione e di rispetto che può testimoniare”, riferiva la Fondazione.