Ticino
Lugano vuole i camion fuori dal centro
Immagine © CdT/ Chiara Zocchetti
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Marco Jäggli
3 anni fa
Un progetto pilota che inizierà il 23 agosto mira a smistare parte del traffico pesante tramite l’ausilio di ebike e scooter elettrici. Ad esso seguirà uno studio per cambiare e rendere più snello il traffico di merci, in particolare nel centro città

Liberare il centro cittadino dai mezzi pesanti per la consegna di merci. È questa l’intenzione del Municipio di Lugano nel dare l’avvio al progetto pilota “logistica cittadina a emissioni zero”, in collaborazione con la società Camion Transport: “L’obiettivo è una migliore gestione degli spazi urbani con una consegna sostenibile delle merci”, ha dichiarato la municipale Karin Valenzano Rossi ai microfoni di Teleticino, “facilitando quelli che sono i commerci e gli esercizi pubblici ma anche sgravando il centro dai mezzi pesanti che spesso non sono idonei per le consegne minute”. Per questo bisogna “mettere a disposizione un sistema di logistica urbana compatibile con l’esigenza di togliere emissioni sonore, emissioni di gas ma anche alleggerire l’impatto visivo, perché non è bello vedere le nostre piazze sovraffollate di camion”.

A partire dal 23 agosto i pacchi fino a 30kg destinati al centro città potranno essere depositati in un area apposita in Via Ciani, nella piazzolla di sosta per i bus: “Ci sarà un container dove le merci verranno consegnate”, spiega Valenzano-Rossi, “per poi essere smistate con uno scooter elettrico o delle biciclette elettriche fino a destinazione, evitando quindi di portare i mezzi pesanti in centro”. Questo modello di distribuzione non sarà destinato solamente ai commerci: “Penso anche agli esercizi pubblici ma anche ai privati, tutti coloro che hanno la necessità di ricevere in consegna delle merci e poi restituire o spedire delle merci che non hanno un carico eccessivo. Non è quindi ovviamente indicato per la grande distribuzione”.

Stando agli scenari elaborati dalla Confederazione, entro il 2040 in Svizzera ci sarà un aumento del 37% delle tonnellate di merci trasportate a livello nazionale. Per questa ragione l’Esecutivo di Lugano ritiene fondamentale effettuare uno studio, che si affianca al progetto pilota e ne trarrà preziose informazioni, sulla logistica urbana e la distribuzione delle merci. Il tutto al fine di ottimizzare i movimenti logistici e ridurre l’inquinamento, sia ambientale che fonico: “il Messaggio ci chiede di studiare, nel 2022, dopo quindi il progetto pilota lanciato in questi giorni, quali sono i flussi di merci all’interno della città e le ottimizzazioni possibili”, spiega il municipale Filippo Lombardi, “soprattutto per evitare che camion grossi entrino nelle viuzze o nelle piazze del centro disturbando la popolazione con il rumore o le emissioni”. Quindi, prosegue Lombardi, “lo scopo dello studio è di studiare, ma per proporre soluzioni poi direttamente delle soluzioni applicabili”.

Il costo dello studio è di circa 200’000 franchi, cui potrebbero aggiungersene altri 30’000 da parte della Confederazione. “Il primo obiettivo”, spiega Lombardi, “è comprendere i flussi attuali, in secondo luogo chi è disposto a partecipare a un cambio di mobilità delle merci, e infine cosa possiamo fare per incentivare o regolamentare in merito. Le esperienze fatte in altre città sono positive, quindi contiamo anche qui di ridurre il traffico merci in città, pensando in particolare alla congestione delle piazze al mattino”.

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