Ticino
L'OCST punge Robbiani
L'OCST punge Robbiani
L'OCST punge Robbiani
Redazione
10 anni fa
Paolo Locatelli, firmatario del ricorso contro l'apertura del 27 dicembre: "Proprio lui ci dà dei retrogradi?"

Dopo la replica a titolo personale di Giorgio Fonio, è giunta ora anche una presa di posizione ufficiale del sindacato OCST alle accuse del deputato leghista Massimiliano Robbiani (vedi articoli correlati).

A nome del sindacato, il firmatario del ricorso al Tram contro l'apertura straordinaria di domenica 27 dicembre, Paolo Locatelli, ricorda che "la Legge federale sul lavoro vieta in linea generale di occupare il personale la domenica."

"La sua Ordinanza dice invece quali persone possono lavorare la domenica allorquando vi è l’esistenza di un urgente bisogno" scrive Locatelli. "Fintanto che questo contesto regge, la legge deve essere applicata."

"L’apertura domenicale del 27 dicembre 2015 non risponde certamente ad un bisogno urgente" prosegue il sindacalista. "Il DFE dando una interpretazione arbitraria della giurisprudenza, di fatto sdogana come un bisogno urgente quello che invece è un bisogno, artificioso e consumistico, di iniziare con un giorno di anticipo i saldi post-natalizi."

Poi Locatelli lancia la sua frecciatina: "Interessante anche notare come un personaggio che è riuscito a paragonare delle donne a dei sacchi della spazzatura, che ha affermato – riferendosi a una politica ticinese- “Lei mette il Mattino nel camino, io metterei lei, anche se le ossa non bruciano bene..." accusi altri di essere retrogradi" scrive il sindacalista. "Temo in questo caso non sia stato il raffinato intellettuale ma bensì l’aziendalista Robbiani (impiegato nella grande distribuzione) ad esprimersi."

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