
Continua a far discutere il caso della giovane residente che, a causa di un post su Instagram dove insultava i poliziotti svizzeri ritenendo che fossero razzisti, è stata licenziata dal suo posto di lavoro. "Sono un fervente sostenitore delle forze dell'ordine e trovo che gli insulti della ragazza verso la polizia fossero gravi - commenta Stefano Tonini, consigliere comunale di Chiasso - Ma da qui a licenziare una persona ce ne passa. Anche perché non era un funzionario o un alto dirigente: qui c'è una netta sproporzione tra la condanna e la colpa".
"Se si usasse questo metro di giudizio sempre, allora tante altre persone dovrebbero essere licenziate in tronco dall'oggi al domani - prosegue il giovane leghista - Un esempio su tutti? Il funzionario pubblico Ruggero D'Alessandro, autore di insulti gravissimi. Eppure una soluzione per lui si è trovata. A mio parere Avaloq, l'azienda che ha licenziato la giovane, sta creando un pericoloso precedente nella tutela dei diritti del lavoratori. Spero che la dirigenza ci ripensi: chi sbaglia paga, senza ombra di dubbio. Ma deve pagare il giusto".
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