
Continua a far discutere il caso del chirurgo della mano licenziato dall'Eoc. Gli ultimi a esprimersi sulla vicenda, in ordine di tempo, sono stati i granconsiglieri dei Verdi, autori di un'interrogazione in cui si chiede che sia un auditor esterno a valutare le segnalazioni del medico inerenti al reparto ortopedia dell’ORL. "Se con le prime 'denunce' del privato cittadino apparse sui media in merito all’operato presso l’ORL si poteva anche pensare che esse fossero l’espressione di un forte risentimento personale o altri motivi, la pubblicazione del rapporto di sicurezza sugli eventi avversi nella chirurgia della mano, la risposta all’interrogazione Pronzini/Sergi e il comunicato stampa del legale dell'ex-Caposervizio licenziato - con il quale si confuta la data di licenziamento fornita nella risposta all'atto parlamentare - non permettono più di ignorare questi segnali, ma impongono di approfondire con verifiche accurate e imparziali ciò che sta succedendo", scrivono gli interroganti.
La questione "equidistanza"
I deputati ecologisti non risparmiano critiche neppure al Consiglio di Stato, il quale appare, secondo loro, "visibilmente appiattito sulla posizione espressa dall’EOC, recependo le informazioni ricevute dall’Ente stesso come assoluta verità, a discapito dell'altra parte implicata nel contenzioso". Quindi, se l'EOC "non può avere l’equidistanza necessaria per condurre le indagini sul 'rapporto di sicurezza' perché nel contenzioso è dichiaratamente parte in causa, l'Esecutivo dimostra a sua volta di non poter svolgere il ruolo di autorità di vigilanza neutro". Per gli interroganti, tali circostanze "rendono assolutamente necessario l’intervento di un auditor esterno che sia in grado di rilevare con obiettività le problematiche, con anche potenziali rilevanze giudiziarie, emerse nelle ultime settimane presso l’Ospedale Regionale di Lugano".
Le domande
Si chiede quindi al Consiglio di Stato se dopo aver sentito EOC per raccogliere informazioni dallo stesso abbia sentito anche l’altra parte in causa, ovvero il medico licenziato, "per mantenere l’equidistanza come Autorità di vigilanza su tutte le componenti dell’Ente indipendente". Gli interroganti vogliono anche sapere come l'Esecutivo pensa di poter esercitare la vigilanza sull’operato di EOC, quando lui stesso è membro del CdA dell’Ente ospedaliero, e dunque allo stesso tempo controllore e controllato. "Il Governo cantonale non ha sentito, in particolare con il suo membro Direttore del DSS, di essere in una sorta di conflitto di interesse nel prendere posizione sui fatti oggetto dell’interrogazione Pronzini/Sergi? Non ritiene che la valutazione sulle segnalazioni del medico inerenti al reparto ortopedia dell’ORL non possa e non debba essere svolta dalla Direzione dell’ospedale stesso, bensì condotta da un auditor esterno e indipendente? Cosa si intende fare a questo proposito?" Infine, si domanda al Consiglio di Stato se non è forse il caso che "un auspicato" audit esterno e indipendente venga seguito da organi del Gran Consiglio "per garantire una vigilanza più neutra di quella che può garantire l'Esecutivo". Il Governo cantonale "non ritiene che per evitare pasticci come questi, la Legge sull’EOC vada modificata, in particolare sulla rappresentanza governativa nel CdA dell'Ente ospedaliero?"
