Ticino
“Le scelte giuste ci proteggono”
Nessuna nuova misura anti-Covid da Palazzo delle Orsoline. Presentata la nuova campagna di sensibilizzazione e l’ennesimo appello alla responsabilità individuale. Gobbi: “Non siamo ancora in una fase rossa”, De Rosa: “Tasso di positività ci preoccupa”, Merlani: “Evoluzione non piacevole”

Il Consiglio di Stato ha presentato la nuova campagna di sensibilizzazione: “Le scelte giuste ci proteggono”. Ma da Palazzo delle Orsoline, nonostante la cifra odierna (255 nuovi casi), non sono arrivate nuove misure anti-Covid.

Il Governo ha di nuovo ribadito l’appello alla responsabilità individuale invitando tutti a rispettare le regole di base, soprattutto nei contatti: “Bisogna scegliere con chi avere contatti stretti”, ha detto Giorgio Merlani che ha inoltre sottolineato l’importanza di utilizzare la mascherina. Qui, il tutorial del Medico cantonale.

Alla Conferenza erano presenti Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato, Manuele Bertoli (DECS), Raffaele De Rosa(DSS) e il Medico cantonale Giorgio Merlani.

12:49 - Fine della conferenza stampa

12:46 - “Quali sono le indicazioni per chi ha il raffreddore?”
Merlani: “La raccomandazione è di fare il test al minimo sintomo. C’è anche un test di autovalutazione sull’UFSP. I criteri sono diversi per i bambini, si è più restrittivi e per questo si sono messi dei criteri più alti”.

12:42 - “Se si dovessero verificare altri casi nello sport verrà confermata la ‘bolla’?”
Merlani: “Nell’ambito degli sportivi professionistici è diverso, se non fanno sport tutti i giorni la massa muscolare crolla e quindi è un problema di una portata diversa. La valutazione della quarantena degli sport viene valutata diversamente, l’impatto però sugli sportivi è sui dieci giorni. La situazione del Lugano è particolare, avendo un numero ridotto di positivi ha permesso di fare questa bolla nei vari Paesi del mondo. Vanno in maniera controllata dalla pista al domicilio ed è questo che è stato concesso. Non posso dire adesso se verrà fatto anche per gli altri”.

12:28 - “Bambini piccoli e nonni. Come ci si deve comportare? Avete notizie di casi contagiati nella scuola dell’infanzia?”
Merlani: “Casi di bambini giovani a livello pre-scolastico ci sono stati singoli ma diagnosticati nell’ambito di indagini e spesso asintomatici. Non mi risultano in asilo nido con decorsi importanti. L’annosa situazione dei nonni e dei bambini rimane non chiara, i dati scientifici ci danno una probabilità ma da lì a prendere una decione di salute pubblica su fare o non fare è difficile”.

12:35 - “Le ospedalizzazioni stanno crescendo, c’è un limite nel quale dovesse entrare uno scenario di crisi? Gli ospedali d’Oltralpe sono ancora un’opzione?”
De Rosa: “A suo tempo solo tre persone sono state ricoverate fuori Ticino. La situazione è molto diversa oggi, ci sono ospedali che sono arrivati al limite delle capacità. Seguiamo i vari scenari e nel caso si prenderanno ulteriori provvedimenti. L’obiettivo è quello di tutelare il buon funzionamento del sistema ospedaliero”.

12:33 - “Per alcuni (un caso su due) non si sa dove si prende il virus, vi preoccupa?”
Merlani: “I dati sul tracciamento cerca anche di risalire a dove le persone si sono contagiate. Questo dato è cambiato anche da noi, prima eravamo alla quasi totalità dei casi chiari di dove fossero contagiati. Ora non si sa, quello che si sa è che ci sono dei dati generali della trasmissione del virus”.

12:32 - “L’obiettivo è quello di evitare un confinamento, ma stamattina si ipotizzava di un mini confinamento. È una cosa che vi risulta? Come reagireste?”
Gobbi: “Per ora nessuno è stato interpellato su questo eventuale scenario del Consiglio federale”.

12:27 - “Mi invitano una cena con amici, cosa faccio?”
Merlani: “Bisogna valutare la situazione, se per esempio vado ad una cena con amici e poi so di dover andare a trovare la nonna in casa anziani bisognerà decidere di fare l’uno o l’altro. Non è vietato fare le cene ma a me preoccupano i contatti, se uno è positivio e fa tre cene è pericoloso. Si può comunque evitare di entrare in contatto con tutte. Per 48 ore prima dell’apparizione dei sintomi sono contagioso, sono situazioni come la pausa con i colleghi, o tutte situazioni di contatto che non sono vietate ma in ogni situazione ci si potrebbe infettare. Ogni mascherina in più riduce l’RT”.
De Rosa: “Non vogliamo vietare le attività socializzanti, sta alla responsabilità di ciascuno di capire in queste occasione se ha avuto dei comportamenti a rischio”.

12:26 - Domande

12:25 - Gobbi: “Tracciamento verrà ampliato”
Gobbi: “Se facciamo le scelte giuste ci proteggiamo, la responsabilità individuale rimane centrale per il Consiglio di Stato”.

12:21 - Mascherina importante
Merlani: “La mascherina deve essere indossata in un certo modo e cambiata in un certo modo. Deve coprire il nasco, bisognerebbe evitare di toccare continuamente la mascherina. Due cose da non fare assolutamente è di tenere la mascherina sotto il naso, come continuare ad abbassare e ad alzare. Inoltre non è buona modalità quella di f incrociare l’elastico dietro le orecchie perché in questo modo la mascherina non aderisce bene al viso, è meglio fare un nodino”.

12:20 - Contatti principali: famiglia e lavoro
Merlani: “In famiglia tenere la distanza non è possibile però quello che chiediamo che sul luogo di lavoro di mantenere la distanza e la mascherina. Questo porta dei problemi per le quarantene, attenzione ai luoghi di assembramento come nelle pause”.

12:14 - Impennata dei positivi

Merlani: “L’impennata è sia nei test effettuati sia nei risultati positivi. Ora per dieci persone infettate ci sono 16-18 casi secondari, l’RT è a 1,8. Questa cifra dipende dalla misura d’igiene, dall’occasione di incontro, dalla mascherina e dalle distanze. Cerchiamo di limitare i contatti, la situazione della mobilità era stabile verso maggio e da settembre c’è una stabilizzazione ma siamo nettamente superiori allo standard”.

12:11 - “Evoluzione non piacevole”
Merlani: “L’evoluzione è chiara, e non è piacevole. È necessario agire a livello personale. I dati che vediamo oggi in ospedale sono i pazienti risultati positivi una settimana fa, è per questo è importante attuare le misure”.

12:08 - “Impossibile contattare tutte le persone lo stesso giorno”
Merlani: “Il tracciamento funziona, ma ci sono dei ritardi comprensibili perché è impossibile contattatere tutte le persone lo stesso giorno. La volontà è quella di accompagnare l’andamento con il tracciamento”.

12:05 - Nuova modalità per i dati
Merlani: “Nuovo sistema per presentare i dati, verranno indicati i nuovi ospedalizzati, il dato degli ultimi 14 giorni, i tamponi e le persone in quarantena. A livello europeo i nostri dati sono elevati, è una cifra importante. All’inizio dell’ordinanza per i Paesi a rischio era a 60 e ora siamo a 331”.

11:59 - “La scuola da casa è complicata”
Bertoli: “Diversi allievi non hanno la possibilità di frequentare la scuola a distanza. Una scuola ibrida oggi in una situazione di economia funzionante è sostanzialmente impossibile. Dobbiamo veramente fare di tutto per adattare le misure nello scenario uno ed essere la scuola che tutti conosciamo. Ed è quello che stiamo facendo. La tematica che va ribadita è che il vero problema è fuori dalla scuola. Si tratta di capire cosa fare all’esterno. Per far funzionare la scuola le azioni di tutti fuori sono importanti perché hanno un impatto. I decorsi della malattia per i ragazzi sono assolutamente normali ”.

11:54 - Bertoli: “Situazione sotto controllo”
Bertoli: “La scuola è un tassello molto importante. I piani di protezione sono stati predisposti e gli istituti li hanno attuati, la situazione è sotto controllo e i piani funzionano. Non ci risultano casi di bambini o ragazzi ospedalizzati e rispettivamente un dato importante e verificato è che il virus arriva dall’esterno dentro la scuola e non è portato dalla scuola all’esterno della scuola. C’è una direzione ben precisa ma per noi è importante ribadirlo, oggi la scuola non è luogo di contagio. Le quarantene sono decretate nel postobbligo quando c’è un solo caso di positività, nella scuola media e comunali quando ce ne sono due”.

11:53 - “Sistema sanitario pronto”
De Rosa: “Il Consiglio di Stato rilancia anche la campagna di prevenzione. Il senso del messaggio siamo chiamati a comprenderlo tutti quotidianamente”.

11:50 - Confermati i due ospedali Covid
De Rosa: “60 posti letto in cure intense e 220 acute. Vengono confermati gli ospedali Covid, la Carità di Locarno e la Moncucco di Lugano. Il cardiocentro è tenuto a mettere a disposizione 7 letti di cure intense ed è prevista una fase due con un supporto dell’ospedale italiano e l’EOC di Faido nel momento in cui negli ospedali Covid ci sia un 70% dell’occupazione”.

11:46 - “Velocità e tasso di positività preoccupano”
De Rosa: “Dobbiamo impegnarci perché dobbiamo evitare un secondo lockdown ma sarà il virus che ce lo imporrà se ora non ci comporteremo con disciplina. Se il senso di queste misure sarà compreso riusciremo ad uscirne anche questa volta. Siamo consapevoli di chiedere ancora molto, anche noi in Consiglio di Stato sento la stanchezza della maratona ma dobbiamo restare uniti, il percorso che ci aspetta è molto difficile. Siamo solo a metà ottobre e ci aspettano diversi mesi con gli eventuali inevitabili imprevisti. È importante però trovare il percorso giusto e agire ora con misure adeguate nell’interesse della salute pubblica, delle fasce più fragili, dell’economia e della società. Mi appello al senso di comunità di tutti, posso comprendere la fatica, accolgo il senso critico, a preoccuparmi però sono le visioni estreme senza basi oggettive. Mi preoccupa chi banalizza quanto sta succedendo. La popolazione non è immune e il virus non è più debole”.

11:45 - “1’000 in quarantena, 400 in isolamento”
De Rosa: “Sono misure per tutta l’economia. Abbiamo circa mille persone in quarantena con una conseguenza diretta anche sul mondo del lavoro. Dobbiamo impegnarci tutti perché solo così sarà possibile evitare misure più severe. Sarà il virus che lo ricorderà se ora non ci comportiamo con prudenza”.

11:42 - De Rosa: “Appello ad agire con consapevolezza”
De Rosa: “Un paio di settimane fa avevamo detto che per la seconda ondata era una questione di quando, i dati ce lo confermano. Oggi contiamo 255 casi positivi, quasi il doppio rispetto a ieri. Quanto la nuova curva dei contagi sarà alta dipenderà da noi e dai nostri comportamenti. Abbiamo imparato a conoscere il virus, mantenere la distanza fisica quando non può essere garantita, portare la mascherina, l’igiene accresciuta e la solidarietà. È un vantaggio su cui oggi possiamo contare. Il nostro modo di agire fa la differenza, le scelte giuste ci proteggono non è un semplice slogan ma è un appello, sta a noi agire con consapevolezza”.

11:40 - “Piani di protezioni importanti”
Gobbi: “Al momento in Ticino non abbiamo segnali che le partite delle grandi squadre sportive siano un problema ma è importante non abbassare la guardia”.

11:38 - Governo attento alla situazione
Gobbi: “L’obiettivo è mantenere la situazione sotto controllo e salvaguardare la vita e la libertà dei cittadini e delle cittadine. Il Governo è pronto a compiere nuovi passi, se necessario. Oltre a rafforzare la sensibilizzazione il Governo ha inserito due misure per l’amministrazione cantonale. Il governo ha esteso l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli edifici dell’amministrazione cantonale. Il secondo provvedimento il telelavoro, il CF lo ha raccomandato e per questo da ieri fino al 15 novembre il personale dell’amministrazione cantonale sarà facilitato e in seguito il Governo valuterà come procedere”.

11:36 - Norman Gobbi: “Le scelte giuste ci proteggono”
Gobbi: “ ‘Le scelte giuste ci proteggono’, cambia il messaggio ma l’obiettivo è lo stesso. Non siamo ancora in una fase rossa ma l’evoluzione dei contagi è seria e ci preoccupa, la situazione non è fuori controllo e manteniamo la calma. Abbiamo già dimostrato che sappiamo essere forti e sappiamo superare le situazioni più delicate. È una lunga maratona, dobbiamo essere in grado di convivere con il virus”.

11:36 - Inizia la Conferenza stampa

11:30 - In attesa dell’inizio della Conferenza stampa

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata