
Le nuove regole relative ai giorni di quarantena e isolamento, decise ieri dal Consiglio federale e che prevedono una riduzione a cinque giorni a partire da oggi, non valgono per i lavoratori frontalieri. Secondo quanto anticipa la Rsi i lavoratori di oltreconfine restano sottoposti al regime del Paese in cui vivono. E questo avrà ripercussioni sui settori dipendenti dal frontalierato, come per esempio l’edilizia, dove il 56% dei lavoratori proviene da oltreconfine. Un settore che nelle ultime settimane non ha potuto lavorare a pieno regime a causa dell’assenza di personale, ha spiegato Nicola Bagnovini, direttore della sezione ticinese della Società svizzera degli impresari costruttori, sempre alla Rsi. Bagnovini spera quindi che anche gli Stati limitrofi modifichino le proprie regole.
Attualmente in Italia l’isolamento dura 10 giorni, con l’obbligo di farsi testare alla fine. Chi ha fatto il richiamo o la seconda vaccinazione da meno di 4 mesi può uscire dall’isolamento dopo 7 giorni, a condizioni che sia asintomatico da tre giorni. Per quanto riguarda la quarantena invece, va da cinque e dieci giorni a dipendenza dello status vaccinale e con tampone al termine.
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