Gli studi e la progettazione di massima della tratta del fiume Laveggio compresa tra la confluenza del fiume Morée e la foce, ma anche il progetto definitivo per la valorizzazione e la riqualifica della foce. È per questi due progetti che i municipi di Mendrisio e Riva San Vitale hanno approvato i relativi messaggi indirizzati ai propri Consigli comunali per la richiesta dei rispettivi crediti. Il progetto, si legge in una nota, "è stato promosso congiuntamente dalla Città di Mendrisio, dal Comune di Riva San Vitale e dal Consorzio manutenzione arginature del medio Mendrisiotto (CMAMM) che funge da committente e da capofila nella realizzazione del progetto. Una lettera d’intenti sottoscritta dalle parti nel 2023 definisce organigramma, chiavi di riparto delle spese, programmazione degli interventi e rimedi giuridici durante tutte le fasi di lavoro. Inoltre. Vi prende parte anche il Cantone quale ente sussidiante".
Un'opera divisa in tappe
"In considerazione della complessità e dell’estensione dell’opera (2,6 chilometri)", viene spiegato, "la realizzazione è stata suddivisa in tappe. In prima battuta si procederà alla realizzazione della zona della foce prevista entro l’anno 2028; un progetto a sé stante che può fare anche da traino per i successivi interventi. L’intervento alla foce assume un’accezione più urbana rispetto al resto della tratta di fiume e prevede la realizzazione di passerelle e di nuove componenti di svago con lo scopo di migliorare la fruizione pubblica delle rive, valorizzando al contempo lo spazio, nel rispetto sia dell’ambiente naturale sia del paesaggio circostante". Gli interventi "fanno parte di 'Subinates', elaborato dal team di progettazione composto dallo Studio Vulkan Landschaftsarchitektur di Zurigo (architetto paesaggista), dallo studio d’ingegneria Giorgio Masotti di Bellinzona (ingegnere idraulico) e dallo studio Creato Genossenschaft für kreative Umweltplanung di Ennetbaden (esperto ecologia ambiente), il quale è stato ritenuto il migliore da un’apposita giuria fra i cinque team di progettisti che hanno partecipato al concorso di progettazione avvenuto nel 2020".
Il progetto Subinates
'Subinates', si legge nella nota, "rappresenta un’importante opera pubblica regionale di carattere paesaggistico, che offrirà all’intera collettività nuove aree di svago e percorrenze immerse in un ambiente naturalistico di pregio. Allo stesso tempo, essa permetterà di risolvere i deficit idraulici del corso d’acqua, assicurando per gli anni a venire una protezione contro le piene. Nello specifico, il progetto prevede il livellamento del fondale del fiume sull’intera estensione, l’allargamento moderato del letto del fiume e, laddove ciò non sia possibile, un innalzamento dell’argine. In questo modo sarà possibile raggiungere la capacità idraulica richiesta, riducendo gli oneri per lo spostamento delle infrastrutture esistenti e, parallelamente, rivitalizzare il fiume".