Leventina
Inaugurata la nuova Riserva forestale Val Marcri, un patrimonio naturale di oltre 1'400 ettari
© OTR
© OTR
Redazione
2 giorni fa
Si tratta di una delle più estese del Canton Ticino con i suoi 1'464 ettari, compresi tra i 900 e i 2'310 metri di altitudine. L’area protetta comprende le valli sospese della Val Marcri, Val d’Ambra e Val Nèdro.

È stata ufficialmente inaugurata la Riserva forestale Val Marcri, una delle più estese del Canton Ticino con i suoi 1'464 ettari, compresi tra i 900 e i 2'310 metri di altitudine. L’area protetta comprende le valli sospese della Val Marcri, Val d’Ambra e Val Nèdro, modellate dai ghiacciai e rimaste in gran parte intatte grazie alla difficoltà di accesso e al ridotto sfruttamento boschivo negli ultimi decenni. Qui si incontrano faggete, abetine, peccete e lariceti che potranno evolvere liberamente senza intervento umano, offrendo un habitat ideale a cervi, caprioli, camosci e persino alla lince. L’inaugurazione si è svolta in presenza del Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, il Sindaco di Personico Emilio Cristina, il Presidente dell’Alleanza Patriziale Ticinese Tiziano Zanetti, il Direttore dell’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti, il Presidente del Patriziato di Personico Remo Guzzi, l’Ingegnere circondario in pensione già membro della Commissione Cantonale Riserve Forestali Dottor Flavio Tognini e il Responsabile dell’Ufficio forestale 2° circondario di Biasca, Aron Ghiringhelli.

Una lunga storia di collaborazione

Il progetto affonda le sue radici negli anni ’90, quando un giovane ingegnere forestale immaginò per la prima volta di trasformare la Val Marcri in una riserva. Nel 2005 arrivò un lavoro di diploma sul tema, realizzato da Federico Rossini, tra l’altro moderatore della giornata inaugurativa, nel 2007 l’approvazione dello studio preliminare dei tre Patriziati, e nel 2012 quella del progetto definitivo da parte del Gran Consiglio che autorizzava il Consiglio di Stato a firmare la relativa convenzione.  Il dott. Flavio Tognini, ricordando il percorso trentennale, ha dichiarato: “È una storia lunga, fatta di idee fuori dal comune, di partecipazione e di collaborazione. Fare riserva piace sempre di più, e con l’ampliamento del 2016 siamo arrivati ai 1'464 ettari attuali. Oggi, trent’anni dopo quell’idea iniziale, inauguriamo con grande emozione questa straordinaria opera collettiva”.

Il valore politico e istituzionale

Dal canto suo, Norman Gobbi ha ricordato l’importanza del progetto anche come segnale di coesione territoriale: “Questo risultato celebra le nostre radici, la collaborazione e la visione per il futuro. È un’iniziativa che valorizza una delle nostre preziose valli e ribadisce il ruolo imprescindibile dei patriziati nella cura del territorio ticinese: senza di loro molte aree rischierebbero l’abbandono, con la perdita di una parte essenziale della nostra storia, identità e anima.” Durante la cerimonia, Cristina Emilio, Sindaco di Personico ha sottolineato: “Nonostante gli anni trascorsi, i vari attori coinvolti hanno sempre creduto nella bontà di questo progetto. Oggi celebriamo non solo una riserva, ma anche un modello virtuoso di governance territoriale, in cui enti locali e autorità hanno condiviso obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo di un turismo sostenibile”.

Turismo responsabile, educazione e ricerca

La riserva non è solo un santuario naturale: diventerà un laboratorio scientifico e didattico, aperto a scuole, ricercatori e cittadini, che potranno osservare l’evoluzione spontanea degli ecosistemi forestali. Grazie ai 26 km di sentieri escursionistici, curati dai patriziati in collaborazione con Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino e Alto Ticino e TicinoSentieri, il territorio sarà accessibile in sicurezza, con segnaletica rinnovata, rifugi rustici (come Alpe Marcri, Stabbio di Mezzo e Cascina di Lago) e punti panoramici attrezzati. Juri Clericetti, Direttore dell'OTR Bellinzonese e Alto Ticino, ha evidenziato: La Val Marcri è un autentico paradiso naturale che arricchisce l’offerta turistica del nostro territorio. Vogliamo promuoverlo come esperienza autentica, in linea con i nostri valori legati alla sostenibilità e all’accoglienza”.

Il ruolo dei Patriziati

Tiziano Zanetti, Presidente ALPA (Alleanza Patriziale Ticinese), ha voluto ringraziare i numerosi volontari e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della riserva sottolineando: “Un progetto che testimonia la solida rete di collaborazione tra Patriziati, Comune e Cantone, grazie alla quale è possibile realizzare numerose iniziative a favore della comunità e della cura e valorizzazione del territorio. Una collaborazione che ALPA continua a rafforzare, promuovere e far conoscere, coinvolgendo anche le giovani generazioni attraverso la sinergia con Lingue e Sport. Ringrazio di cuore chi ha lavorato e collaborato a questo progetto, perché la riserva è davvero il frutto di un impegno collettivo e della nostra comunità”.

Un bene comune

A nome dei patriziati coinvolti, è stato ribadito l’impegno a garantire la manutenzione dei sentieri e a sostenere iniziative di valorizzazione della riserva, affinché diventi un patrimonio vivo della comunità locale. “Con questa riserva doniamo alle generazioni future un patrimonio naturale intatto e allo stesso tempo accessibile, un luogo dove natura, scienza ed educazione si incontrano. Ringrazio i nostri antenati per averci donato questi luoghi incantati”, ha dichiarato Remo Guzzi, Presidente del Patriziato di Personico, Patriziato pilota dell’ente promotore della riserva con i Patriziati di Bodio e Pollegio. Durante la cerimonia di inaugurazione è intervenuto anche Aron Ghiringhelli, Responsabile dell’Ufficio forestale 2° circondario di Biasca che auspica che la riserva forestale possa diventare un patrimonio della comunità locale e vivere grazie alla promozione di iniziative in sintonia con gli scopi per la quale è stata istituita.