Viabilità
Il sospetto sulle code verso sud: sono gonfiate?
Redazione
4 ore fa
I dubbi di Max Perucchi di HotellerieSuisse: "Spesso vengono dati 20km o più al portale Nord, ma poi non risultano a Chiasso. Una sovrastima va a danneggiare il turismo ticinese"

Si vede spesso una colonna di 20km o più al portale Nord del San Gottardo, ma alla dogana di Chiasso Brogeda poi, invece, non risultano gli stessi 20km, anche se a fermarsi in Ticino e ai valichi minori sono in pochi, forse massimo il 20%. Quindi, il Canton Uri sovrastima forse i chilometri? A chiederselo è Max Perucchi di Hotelleriesuisse Ticino, che conferma i suoi dubbi ai microfoni di Ticinonews. "Mi chiedo: sono effettivamente 20 i chilometri di coda quando ne vengono annunciati 20? Se non fosse così, ad essere danneggiato sarebbe il turismo ticinese, perché se uno vuole partire per fare un weekend e vede tutta quella colonna rinuncia, mentre se la colonna fosse più breve, è possibile che avremmo qualche cliente in più". L'albergatore ribadisce che si tratta solo di una considerazione personale, ma c'è qualche dubbio soprattutto sul ruolo dei semafori: "Di sicuro qualcosa sta succedendo nel Canton Uri, perché i quattro semafori che ci ritroviamo di fronte al portale, qualcosa creano". Per capire quante auto passino da un punto e dall'altro, suggerisce Perucchi, si potrebbero mettere delle fotocellule che possano contare i veicoli in transito.

Sempre meno Sonnenstube

Allargando l'orizzonte, con Max Perucchi abbiamo parlato dello stato di salute del turismo in Ticino, e lo ha definito ottimo (in primis per l'offerta e per il paesaggio). Ma qualcosa sta cambiando: "Quello che sta cambiando negli ultimi anni è la meteo. Una volta parlando di Sonnestube si parlava solo del Ticino. Ora le stesse temperature le troviamo in Svizzera interna e questo fa sì che dobbiamo inventarci qualcosa di extra per far scendere il turista in Ticino". Qualcosa di extra che possono ad esempio essere gli eventi, oppure puntare sulla destagionalizzazione: riuscire a portare il turista fuori stagione, quando oltre Gottardo la meteo non è la stessa che in Ticino. Infine, è sempre vivo anche il discorso della ricerca di nuovi mercati. Ma esistono mercati che potrebbero fare da alternativa ai turisti confederati? "Si sta lavorando per un cambiamento di mercati per trovare alternative", conclude Perucchi, "ma come sapete quando si investe in questi mercati, come può essere quello americano, non ci si può aspettare di essere subito investiti da un’orda di turisti, ma ci vogliono anni e anni di marketing".