Ticino
Il PLR: "Gobbi e Zali sono venuti meno al loro ruolo istituzionale"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
Il partito riassume in 5 punti la sua posizione sul caso dell'arrocco dei Dipartimenti: "Non banalizziamo le istituzioni".

Dopo la presa di posizione di diversi partiti, ora anche il PLR dice la sua. In un comunicato diramato in serata, il partito riassume in cinque punti la sua posizione sul caso Gobbi-Zali e la loro volontà di scambiarsi i Dipartimenti.

"Grave mancanza di rispetto istituzionale"

Il PLR stigmatizza le modalità della proposta di arrocco, annunciata sul “Mattino della domenica”. E, in particolare, la comunicazione all’apertura dell’anno giudiziario "è stata istituzionalmente impertinente, irrispettosa, contraria al principio di collegialità, oltre che una banalizzazione delle istituzioni, giustizia e Consiglio di Stato in primis", sottolinea il partito. "Si tratta di una violazione delle prerogative e dei canali istituzionali del Governo, che ha generato confusione, disappunto e critiche a livello politico e nella cittadinanza".

"Chiediamo il rispetto delle procedure"

Il PLR ritiene che richieste di questo tipo debbano seguire "regole istituzionali chiare e non arbitrarie o improvvisate, rispettando in primis il ruolo del Governo. Bene ha quindi fatto il Governo stesso a richiamare questi principi". Per il partito è inoltre importante che le decisioni del Governo siano prese "nel massimo rispetto procedurale e con una larga condivisione del Consiglio di Stato – per garantire collegialità, operatività e credibilità".

Difficoltà nella gestione dei Dipartimenti

Il PLR conferma la preoccupazione che avvicendare la direzione dei dipartimenti a metà legislatura possa essere problematico per la continuità e l’efficacia delle politiche pubbliche. D’altra parte, ribadisce le critiche che muove da tempo ai due dipartimenti: al DI per l’immobilismo nel settore della giustizia e dell’autonomia dei Comuni (v. Ticino 2020); al DT per aver adottato negli anni un approccio rigido, bloccando diversi progetti di sviluppo. "Arrocco o non arrocco, insomma, occorre un cambio di passo deciso e immediato", sottolinea il PLR.

Preoccupazione per la credibilità delle istituzioni

Secondo il partito la richiesta di arrocco rischia inoltre di indebolire la credibilità delle istituzioni agli occhi dei cittadini, che si aspettano stabilità e serietà nella gestione pubblica. "Ora occorre evitare di ipotecare negativamente il resto della legislatura. I due Consiglieri di Stato leghisti sono venuti meno al loro ruolo istituzionale – motivo per cui si sono anche formalmente scusati. Indipendentemente dalla decisione che prenderà il Governo, il clima in Consiglio di Stato rischia di deteriorarsi, con conseguenze prevedibilmente negative per il Paese in un momento già politicamente delicato. È responsabilità del Governo e dei Partiti impegnarsi a condurre a termine la legislatura rispettando a fondo il proprio mandato e impegno, anche in termini di efficacia d’azione".

Critica all’iniziativa partitica

Il PLR stigmatizza infine il fatto che la proposta di arrocco non sia frutto di una decisione condivisa, ponderata e comunicata dall’intero Governo, "come sarebbe opportuno su questioni di interesse pubblico". Il partito ribadisce con forza che eventuali cambiamenti di Dipartimento "devono essere motivati unicamente dall’interesse pubblico e assolutamente non per ragioni di partito. Per il bene del Paese", conclude la nota.