
Un dibattito scatenatosi online e sui social, frenato dall'intervento del Cantone. È successo a Monteceneri, dove la sezione Enti Locali ha richiamato l'Esecutivo all'ordine perché i municipali si sono espressi su un oggetto per cui è in corso una raccolta firme (in questo caso il credito per la casa montana a Nante), qualcosa che non è consentito. Lo conferma ai microfoni di Ticinonews il caposezione Enti Locali del Cantone, Marzio Della Santa: "Ciò che è accaduto è che dopo l'avvio di una procedura di referendum, quindi di raccolta delle firme, alcuni municipali sono intervenuti argomentando a favore dell’oggetto in quanto tale, alterando quella che può essere la libera formazione di un’opinione da parte del cittadino. Opinione che in questo momento non verte sull’oggetto, quindi non si tratta in questa fase di decidere se l’investimento si giustifica o meno, ma si tratta di decidere se sia giusto che su questo tema sia tutta la popolazione avente diritto di voto ad esprimersi". Il quadro normativo e la giurisprudenza sostanzialmente vogliono che in questo momento l’esecutivo sia silente. "Deve lasciare a chi ha promosso il referendum la facoltà di argomentare a favore dello stesso. Poi invece, nella seconda fase, qualora il referendum avesse successo, ecco che potrà argomentare a favore dell’oggetto, quindi spiegando alla popolazione le ragioni per cui Municipio e/o Consiglio comunale hanno approvato il credito".
"È umanamente comprensibile, ma va rispettato il ruolo istituzionale"
Questo vale per tutti i canali di comunicazione, anche i social individuali di ogni municipale (qualcosa che rende anche più complicato il monitoraggio dagli enti locali). "Un municipale è un municipale qualsiasi sia il canale di comunicazione che utilizza", ribadisce Della Santa. "Non può fare quindi in tal senso nemmeno interviste, articoli sui giornali o prese di posizione sui canali social. Tutto ciò dev'essere evitato". L’esempio di Monteceneri è uno, ma è accaduto anche nel 2022 a Cevio, quando l'allora Municipio invitò in un volantino a non firmare dei referendum. Capita insomma di dimenticarsi questa norma, che però Della Santa ritiene fondamentale per la democrazia diretta. "Ogni tanto accade ed è anche umanamente comprensibile da un certo punto di vista: il Municipio investe a favore di un’iniziativa, la fa approvare dal Legislativo e poi si trova contrapposto ad alcuni cittadini con opinioni e argomentazioni diverse. Se da un lato è umanamente comprensibile, non dimentichiamoci che queste persone hanno un ruolo istituzionale". In questo momento "il loro ruolo primario è garantire che questo strumento fondamentale nel nostro sistema di democrazia diretta possa funzionare correttamente, il che significa tacere". Dal 10 agosto, quando sarà terminata la raccolta firme, si potrà partire con la campagna vera e propria. Campagna che si preannuncia parecchio accesa.