
Le persone maggiormente a rischio nel fuggire dalle guerre sono, come è noto, i minori non accompagnati. “Possono purtroppo sparire dai radar, nell’indifferenza generale, e diventare vittime di tratta”, si legge in un’interrogazione rivolta al governo ticinese. L’Unicef ha recentemente dichiarato che, a fronte di 4'176'401 (dato del 2 aprile 2022) persone attualmente in cerca di sicurezza e protezione fuggite nei Paesi frontalieri, tra queste ‘i bambini e le bambine sono centinaia di migliaia. Di questi, sulla base di altre esperienze, si stima che per lo meno il 2% sia rappresentato da minori non accompagnati e separati dai loro genitori e in attesa di ricongiungimento. I minorenni privi di cure parentali sono ad alto rischio di violenza, abuso e sfruttamento’.
Preoccupati per la loro sorte, “auspichiamo una buona presa in carico, sia dalle Istituzioni sia anche da parte di curatori privati”. Viene quindi chiesto al Consiglio di Stato quanti minori non accompagnati vi siano in Ticino e cosa faccia il Cantone per assicurare loro delle persone di fiducia.
Di seguito le altre domande rivolte al governo:
Quanti minori non accompagnati sono arrivati sinora dall’Ucraina?
Quale autorità e in quanto tempo designa una persona di fiducia oppure il curatore del minorenne in una famiglia affidataria?
Nel caso di famiglie affidatarie: quale autorità verifica l’idoneità delle famiglie affidatarie?
Nel caso di curatori privati: come vengono cercate queste persone?
Come la popolazione è informata della necessità di curatori che si mettano a disposizione?
È prevista una formazione per i curatori?
L’interrogazione è firmata da Maddalena Ermotti-Lepori, Giovanni Berardi, Giorgio Fonio, Sara Imelli e Lorenzo Jelmini.
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