Svizzera
Salvati quasi 500 cuccioli di capriolo grazie ai droni
Immagine archivio Ufficio caccia e pesca dei Grigioni
Immagine archivio Ufficio caccia e pesca dei Grigioni
Keystone-ats
3 anni fa
Effettuati 1’300 interventi tra maggio e luglio nel Canton Grigioni. Le attività di soccorso sono state estese ad altre regioni e sono stati formati 40 nuovi piloti per salvare gli ungulati dalle falciatrici

Nella primavera scorsa l’utilizzo dei droni dotati di termocamere ha permesso di salvare 476 cuccioli di capriolo che avrebbero rischiato di rimanere vittime delle falciatrici nei Grigioni. L’operazione è il frutto della collaborazione fra cacciatori e agricoltori. Tra la fine maggio e l’inizio luglio sono stati effettuati circa 1300 interventi, che hanno permesso di salvare 476 giovani caprioli, 140 in più rispetto allo scorso anno. Senza questa operazione tali ungulati avrebbero rischiato la morte durante lo sfalcio dei prati.

Impiegati 5 droni in più
Come comunica oggi l’Ufficio della caccia e della pesca dei Grigioni, il salvataggio dei caprioli grazie all’impiego di 24 droni muniti di termocamere viene eseguito in quasi tutte le regioni del cantone. Rispetto all’anno scorso ne sono stati impiegati 5 in più e le attività di soccorso sono state estese anche alle zone di Domat/Ems, Valle del Reno Posteriore, Valle dell’Albula e Davos/Klosters.

Formati 40 nuovi piloti
Alle prime ore del giorno oppure in tarda serata, ben 190 piloti di droni si sono impegnati alla ricerca dei cuccioli di capriolo che giacciono indifesi in mezzo all’erba e che rischiano di essere uccisi dalle falciatrici. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, quest’anno si sono formati altri 40 nuovi piloti, arruolati per lo più fra i cacciatori. “Senza la disponibilità dei cacciatori e la collaborazione con gli agricoltori questo progetto non sarebbe realizzabile”, precisa ancora il comunicato odierno.

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