Politica
Finanze, un preventivo per quattro rapporti
Redazione
2 ore fa
Firmati stamattina in Gestione tre dei quattro rapporti sui conti per l'anno prossimo. Li sostengono Centro e PLR. A sorpresa la Lega va in solitaria così come la Sinistra e l'UDC.

Sono ben quattro i rapporti sul Preventivo 2026 che approderanno in aula a metà dicembre: quello di maggioranza porta la firma di PLR e Centro; Sinistra, UDC e Lega ne presenteranno uno di minoranza a testa. Per buona pace del Governo che, mai come negli ultimi tempi, si era appellato al compromesso. E con il rischio non così remoto di veder infine bocciati i conti del Cantone visto che PLR e Centro, insieme, contano 37 deputati. Una maggioranza a cui potrebbero aggiungersi alcuni partitini, ma comunque risicata.

Iniziative casse malati: due visioni

L’intesa tra i partiti borghesi, raggiunta in questi giorni, sostiene il preventivo ma stralcia l’aumento dell’imposta di circolazione. Soprattutto, prende posizione sulle iniziative delle casse malati in vista del messaggio governativo atteso a primavera. Il capogruppo del Centro Maurizio Agustoni spiega che se entro il 31.12.2026 il Gran Consiglio non troverà un ampio consenso su quanto presenterà il Consiglio di Stato in merito ad attuazione e misure di finanziamento "il nostro decreto prevede che le iniziative entreranno in vigore il 01.01.27 così come sono state votate a settembre". Niente da fare, quindi, per la proposta socialista per un’entrata parziale già dal 2026 in cambio di un passo indietro sui tagli. E il capogruppo Ivo Durisch non le manda a dire: "Si tratta di una questione puramente partitica, ne abbiamo preso atto e abbiamo quindi presentato un rapporto più radicale".  Il fronte rosso-verde si oppone infatti ai tagli che toccano le fasce di popolazione più deboli riproponendo riproponendo quale misura compensatoria l’aliquota sulle grandi fortune del 2017.

La Lega in solitaria, l'Udc boccia i conti

A smarcarsi alla fine anche la Lega che, un po’ a sorpresa, ha deciso di sostenere i conti in solitaria rilanciando le proprie misure e aggiungendovene delle nuove, ad esempio per quanto riguarda la non sostituzione dei partenti. "Il preventivo così come presentato dal Consiglio di Stato non ci soddisfa, noi proponiamo conti in pareggio con dei risparmi e senza nuove tasse", spiega il capogruppo Boris Bignasca insistendo sulle proposte già bocciate dal Governo: "Noi insistiamo, vorremmo che almeno la metà venisse accolta". Boccia invece già sin d’ora i conti l’Udc insistendo, anche lei, sulla non sostituzione dei partenti che auspicherebbe nella misura del 50%, "lasciando chiaramente fuori docenti e clinica socio-psichiatrica", spiega la deputata Roberta Soldati. I democentristi si oppongono poi all’aumento del 15% delle stime.