Ticino
Fiduciari ticinesi in crescita: “Il settore si consolida”
Redazione
2 giorni fa
Con la presidente Cristina Maderni abbiamo parlato dell’incremento delle autorizzazioni nel 2024 per esercitare la professione di fiduciario e delle sfide del settore.

Si è tenuta in questi giorni a Lugano l’Assemblea della Federazione Ticinese Associazioni Fiduciari. Il settore occupa più di 7’200 addetti a tempo pieno e ha registrato nel 2024 una crescita delle autorizzazioni che hanno raggiunto quota 1’510 professionisti (80 in più dell’anno precedente). “Questo significa un consolidamento del settore e che gli addetti hanno maggiori competenze a livello di formazione”, sottolinea la presidente Cristina Maderni ai microfoni di Ticinonews. “Questo ci rassicura: vuol dire che siamo in grado di dare un servizio alla nostra clientela in maniera competente, aggiornata e puntuale”.

Questo significa anche una crescita della domanda?

“La domanda e le richieste di servizio sono sempre più complesse. Ci serve sempre più formazione per avere una risposta alle sollecitazioni dei nostri clienti in un mondo sempre più complicato e difficile”.

Quali sono le sfide principali alle quali siete confrontati?

“Sicuramente essere in grado di rispondere puntualmente alle richieste della nostra clientela. Ci sono poi le novità che riguardano la digitalizzazione, quindi i processi di lavoro. Di conseguenza la cybersicurezza è un altro punto molto importante. Sembra sempre di essere sicuri abbastanza, ma dall'altra parte sono più attenti e incisivi nei loro attacchi. È quindi importante dare una garanzia della protezione dei dati. Cresce inoltre la regolamentazione, che richiede una formazione continua da parte nostra. Ma attenzione. Tutto questo crea anche tanta burocrazia e la burocrazia distoglie un po’ la disponibilità al produrre, all'investire e al realizzare”.

La guerra commerciale dei dazi in che modo impatta su di voi?

“Non impatta direttamente su quello che noi prestiamo quotidianamente o sulla nostra attività. Sicuramente impatta sui nostri clienti. L’insicurezza del domani e l'impatto vero sulla nostra economia creano timori. C’è un ricambio delle regole del gioco internazionale: quando l'economia ha delle incertezze, sappiamo che si mette il freno sulla prudenza. Questo vuol dire meno investimenti, meno opportunità di nuove aziende, nuova crescita economica, nuovi posti di lavoro”.