Ticino
Farmacie in prima linea per la lotta contro la violenza domestica
Redazione
10 giorni fa
A novembre inizierà una formazione apposita per i professionisti del settore. Lo scopo è quello di comprendere anzitutto cos’è la violenza domestica, per andare poi ad approfondire come ci si può approcciare a potenziali vittime.

Le farmacie in prima linea per la lotta alla violenza domestica. A partire da novembre, in collaborazione con il piano d’azione cantonale, partirà la formazione per i professionisti del settore. “Siamo la porta d’entrata del mondo sanitario, a stretto contatto con la popolazione. Siamo pronti per questa sfida”, afferma a Ticinonews il presidente dell’Ordine dei Farmacisti, Peter Burkard. Una porta d’entrata nel mondo della sanità, che per molte persone, in particolare per le donne, potrebbe diventare una porta di salvezza. Per questo motivo il piano d’azione cantonale ha ampliato il suo raggio d’azione. “Un anno e mezzo fa, con i Dipartimenti di giustizia e sanità, abbiamo svolto un’indagine tra il personale delle farmacie”, spiega ancora Burkard. “I risultati di questo studio dicono che manca proprio la formazione: il personale non sa come affrontare un caso di violenza domestica e a chi indirizzare la vittima”.

Gli scopi

Il 90% dei farmacisti in Ticino non possiede dunque conoscenze e competenze per quello che concerne la violenza domestica, le sue ripercussioni e i suoi segnali. Per questo, a partire dal mese di novembre, prenderà il via una formazione apposita in collaborazione con il Cantone. “Si tratta di una formazione strutturata in diverse tappe, attraverso cui si vuole capire anzitutto cos’è la violenza domestica, per andare poi ad approfondire come ci si può approcciare a potenziali vittime”, esemplifica la coordinatrice istituzionale del dossier violenza domestica in Ticino, Myriam Proce. “Si vuole portare il personale di farmacia a conoscere bene la rete sul territorio, in modo da saper orientare chi ha bisogno di aiuto ai servizi specialistici appositi”.

Le iscrizioni per poter partecipare ai corsi che si terranno online apriranno nei prossimi giorni e saranno pressoché simili per farmacisti e assistenti di farmacia. Sono circa 200 le strutture sparse sul nostro territorio: l’idea è quindi quella di sfruttare il più possibile la capillarità per aiutare le persone in difficoltà. Il progetto prende spunto da uno simile messo in atto nel canton Vaud che ha dato buoni risultati.

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