
Ha contattato la vittima per telefono, spacciandosi per un membro della famiglia, e ha raccontato di trovarsi nel reparto di cure intense di un ospedale della regione poiché affetto da Covid e con la scusa di dover sottoporsi alle necessarie cure ha chiesto un’ingente somma di denaro. È la nuova modalità riscontrata dalla polizia cantonale nell’ambito della truffa del falso nipote, messa a segno lo scorso 29 luglio nel Luganese. È così che la vittima, posta sotto pressione, si è recata nella sua banca, prelevando diverse migliaia di franchi, consegnando la somma ad un uomo che si è presentato come dipendente dell’ospedale.
Per evitare sgradite sorprese la Polizia cantonale invita la popolazione a prestare attenzione e a diffidare da questo tipo di telefonate. Non farsi mettere fretta nel prendere decisioni e valutare attentamente la situazione. Non bisogna poi farsi scrupoli a palesare dubbi sulla situazione con l’interlocutore e non si deve accettare che siano terze persone a ritirare il denaro. È importante infine avvisare tempestivamente la Polizia cantonale al 117.
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