
Il Municipio di Lugano ha approvato ieri una richiesta di credito di 527mila franchi per sgomberare le macerie dell’ex Macello, demolito nel maggio 2021. Il dissequestro dell’area è diventato definitivo dopo l’accordo tra la Città e gli autogestiti, che hanno ritirato la denuncia per danneggiamento legata agli oggetti personali rimasti sul sedime, ricevendo un risarcimento di 35mila franchi. Lo riferisce oggi il Corriere del Ticino, che ricorda però come l’inchiesta sulla demolizione rimanga aperta, dopo che la Corte dei reclami penali ha rinviato gli atti al Ministero pubblico nel 2023.
Avanti con il campus
Il dissequestro permette ora di procedere con il progetto “Campus Matrix” in collaborazione con l’USI, che prevede alloggi temporanei, attività culturali, didattiche, espositive e piccoli spazi commerciali. Lo sgombero - riferisce sempre il foglio di Muzzano - richiede particolare cautela: analisi precedenti hanno rilevato tracce puntuali di materiali contenenti tra le altre cose amianto, mentre parte dei detriti è classificata come rifiuto speciale da smaltire con procedure specifiche.
