L'interpellanza
Errori e lacune all'Eoc, "È necessario e urgente un chiarimento istituzionale"
©Gabriele Putzu
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Redazione
8 ore fa
Il Plr interpella il Governo sul rapporto redatto dal responsabile di chirurgia della mano dell'Ospedale regionale di Lugano, in cui il medico ha segnalato ai vertici dell'Ente gravi disfunzioni organizzative. Responsabile che è stato licenziato "ma non a causa del rapporto", ha precisato l'Eoc.

"Quali strumenti esistono per garantire qualità, sicurezza e responsabilità nelle cure all’Ente Ospedaliero Cantonale (Eoc)?" È questo il titolo dell'interpellanza presentata dai deputati Plr Matteo Quadranti (primo firmatario), Alessandro Speziali e Simona Genini, con cui intendono chiedere lumi al Consiglio di Stato in merito al rapporto inviato ai vertici dell'Ente, in cui il responsabile di chirurgia della mano dell'Ospedale regionale di Lugano ha segnalato gravi disfunzioni organizzative. "I fatti segnalati, se confermati, mettono in luce gravi carenze nella qualità e sicurezza delle cure in un settore specialistico dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), con potenziali conseguenze per la salute dei pazienti e per la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario pubblico", scrivono gli interpellanti, aggiungendo che l'Eoc "pur prendendo le distanze dai contenuti del cosiddetto 'rapporto di sicurezza', ha confermato indirettamente l’esistenza del documento, nonché l’apertura di un’analisi interna". Per questo ritengono "necessario e urgente un chiarimento istituzionale" che possa "garantire che la gestione delle criticità cliniche, la sicurezza dei pazienti e la protezione dei segnalanti siano trattate con trasparenza, tempestività e indipendenza".

E sul licenziamento

Il punto più preoccupante riguarda il fatto che "il medico sarebbe stato licenziato poco dopo la segnalazione. Se questo fosse confermato, ci troveremmo di fronte a un caso in cui una segnalazione fatta nell’interesse dei pazienti e della sicurezza viene trattata non con ascolto e verifica, ma con un provvedimento che rischia di avere un effetto dissuasivo su chiunque, in futuro, volesse denunciare problemi".

Le domande

Dodici le domande poste al Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato è a conoscenza del rapporto interno menzionato nella stampa, delle cifre in esso contenute (147 casi analizzati, 503 eventi avversi, 28 lesioni permanenti iatrogene) e dell’identità del suo autore? In caso negativo, intende chiederne una copia?
Il Consiglio di Stato conferma che, a seguito della segnalazione in oggetto, il responsabile del servizio di chirurgia della mano è stato licenziato? Se sì, quali sono le motivazioni ufficialmente addotte dall’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)?
Quali misure sono state adottate a livello interno per gestire la segnalazione? È stata disposta una verifica esterna e indipendente sui casi citati? Il medico segnalante è stato coinvolto nel processo di valutazione?
Quali strumenti di audit clinico e di valutazione della qualità sono attualmente attivi nei settori ad alto rischio come la chirurgia specialistica? Viene effettuata un’analisi sistematica degli esiti e dei casi avversi da parte di enti terzi?
Negli ultimi cinque anni si sono verificati altri casi in cui i membri del personale medico o sanitario hanno segnalato presunte criticità organizzative o cliniche e, successivamente, sono stati oggetto di provvedimenti disciplinari o di allontanamento?
Esiste attualmente presso l’EOC un sistema strutturato di segnalazione e gestione degli eventi critici (Incident Reporting System), come previsto in altri Cantoni? Se sì, come è organizzato, quali garanzie offre in termini di anonimato e protezione dei segnalanti, e quale grado di accessibilità è previsto per il personale direttamente coinvolto nei casi?  
Il Consiglio di Stato ritiene opportuno introdurre o potenziare strumenti di segnalazione anonima o anche nominativa – ad esempio tramite una piattaforma digitale sicura – che garantiscano contemporaneamente la tutela del segnalante (whistleblower), la trasparenza interna e l’attuazione di misure correttive concrete?  
Il Consiglio di Stato ritiene che la distribuzione di trattamenti specialistici su più sedi ospedaliere possa comportare un aumento del rischio clinico? In particolare, ritiene utile valutare la centralizzazione di competenze specialistiche, come la chirurgia della mano, in centri di riferimento unici?
Quali criteri di pianificazione sanitaria adotta attualmente il Cantone per garantire una massa critica sufficiente per ciascuna delle principali discipline specialistiche (es. chirurgia della mano, neurochirurgia, oncologia ecc.)? I moduli d’offerta secondo la Pianificazione ospedaliera approvata di recente in Gran Consiglio sono pronti per essere inviati agli attori sul territorio oppure quando si prevede di farlo?
Qual è la valutazione del Consiglio di Stato in merito al crescente numero di pazienti ticinesi che si rivolgono a strutture ospedaliere extra-cantonali (ad esempio a Zurigo o Losanna) per ottenere cure specialistiche? Sono previste misure per arginare o invertire questa tendenza?
In che modo l’EOC garantisce oggi un equilibrio tra la tutela della reputazione istituzionale e la promozione di una cultura interna della sicurezza e dell’apprendimento dagli errori?
Il Consiglio di Stato dispone di dati o stime che quantifichino, su base annua, i costi diretti e indiretti sostenuti dall’EOC o dal sistema sanitario cantonale a causa di eventi avversi, errori medici o trattamenti non necessari? In caso contrario, è prevista l’implementazione di un sistema di rilevamento e monitoraggio di tali costi?