
"Fra il medico segnalante e l'Eoc è pendente una procedura civile con oggetto la contestazione della disdetta, avvenuta per ragioni non legate al contenuto del 'rapporto' ma in cui tale 'rapporto' viene elevato a torto a causa del licenziamento". Così l'Ente ospedaliero cantonale (Eoc), precisando che "non intende esprimersi ulteriormente sulla procedura pendente, e si rammarica per la divulgazione non autorizzata di informazioni interne", commenta la notizia inerente il licenziamento del responsabile di chirurgia della mano dell'Ospedale regionale di Lugano, avvenuto dopo che il medico ha segnalato gravi disfunzioni organizzative in un rapporto inviato ai vertici dell'ente ospedaliero.
"Non si tratta di un modello obsoleto"
Come in molte altre realtà ospedaliere svizzere, "anche all'interno dell'Ente la chirurgia della mano è organizzativamente inserita nel Servizio trasversale di ortopedia, pur avendo un suo proprio perimetro di responsabilità", si legge nella nota. "Per certo, non si tratta di un modello obsoleto, ma di una modalità organizzativa efficace ed efficiente, in grado di assicurare una buona presa a carico di queste problematiche chirurgiche".
Analisi interna in corso
L’Ospedale Regionale di Lugano "conferma che è ancora in corso l’analisi interna di un “rapporto” allestito spontaneamente da un suo collaboratore, relativo ad aspetti organizzativi e clinici attualmente oggetto di approfondimento. Parallelamente, si stanno verificando la correttezza dei dati ripresi dal “rapporto” e il rispetto delle disposizioni EOC in materia di uso delle risorse aziendali e delle responsabilità connesse all’esercizio della funzione da parte di chi ha allestito il rapporto stesso, dai cui contenuti in ogni caso l’Ospedale Regionale di Lugano si distanzia con decisione".