
"Ogni anno la stessa scena: PLR e Il Centro inscenano indignazione, parlano di rigore, promettono che questa volta sarà diverso. Ma quando arriva il momento di decidere, tutto svanisce. Il volere dei loro Consiglieri di Stato prevale e i gruppi parlamentari si allineano docilmente". Insomma, l'UDC non ci sta e - in un comunicato stampa - a voluto ribadire la sua indignazione in merito a quanto sta accadendo alle finanze cantonali, le quali presentano un deficit di quasi 100 milioni di franchi. E a detta dei democentristi, "anche questa volta i due partiti non fanno eccezione. Nonostante le critiche pubbliche al Governo, PLR e Il Centro hanno già annunciato che sosterranno il Preventivo 2026 così com’è: un preventivo con un deficit di quasi 100 milioni e senza nessun intervento strutturale. Tutte le parole sul contenimento della spesa si perdono al momento del voto, lasciando spazio alla solita resa".
"Volevano mandare un segnale forte"
Eppure - prosegue il testo - se davvero questi partiti volevano mandare un segnale forte, "l’occasione era proprio questa: bocciare il Preventivo 2026". Per l'UDC, infatti, sarebbe stato l’unico modo efficace "per obbligare il Consiglio di Stato a fare finalmente i compiti, ad assumersi le proprie responsabilità e a presentare un piano serio di risanamento", definendola una scelta di coraggio e un vero atto di responsabilità "nei confronti dei contribuenti ticinesi. Invece, ancora una volta, hanno preferito chinare il capo". L’UDC mantiene invece "una linea chiara e coerente. Dopo aver presentato l’11 novembre le 'Linee guida per il risanamento delle finanze cantonali', le nostre proposte sul Preventivo 2026 per riportare equilibrio nelle finanze cantonali presentate in Commissione della Gestione e Finanze sono le seguenti":
• riduzione immediata e reale della spesa pubblica
• non sostituzione del 50% dei partenti
• nessun aumento dei valori di stima
• nessun nuovo onere scaricato sui Comuni
"Sulla strada dell'indebitamento
Il Preventivo 2026, proseguono i democentristi, "ignora tutto questo e continua sulla strada dell’indebitamento, compromettendo il futuro delle prossime generazioni e scaricando sugli Enti locali nuovi oneri". Per questo l’UDC ha annunciato che lo boccerà "senza esitazioni. Noi non ci limitiamo a lamentarci: agiamo". Il Ticino, concludono, "non può più permettersi la politica del rinvio. Le scelte vanno prese ora. L’UDC continuerà a battersi per finanze sane, per uno Stato efficiente e per difendere i cittadini dal peso delle scelte mancate dei partiti di Governo".
