Meteo
Dopo il maltempo di Pasqua il tempo avrà una svolta
Redazione
4 mesi fa
Il fine settimana di Pasqua contraddistinto dal maltempo ha dato parecchio da fare ai pompieri ticinesi, intervenuti su più fronti per allagamenti, smottamenti o alberi sradicati. Particolarmente colpito il lungolago di Lugano, il cui marciapiede è stato parzialmente chiuso ai pedoni. Il tempo è però destinato a cambiare.

Il maltempo che si è abbattuto negli scorsi giorni sul Ticino è ormai alle spalle, ma ha tenuto sul chi va là gli enti di pronto intervento e lasciato dietro di sé anche qualche danno. Ticinonews ha fatto il punto della situazione con Omar Della Chiesa, primo tenente dei Pompieri di Lugano: "Abbastanza impegnativo, un po’ fuori dal normale. In realtà il sabato e la domenica ce la siamo cavati, lunedì invece questo forte vento che è arrivato da sud ha colpito la città e ci ha impegnato per parecchi interventi".

Una cinquantina di interventi nel Luganese

Giornate impegnative dunque per Della Chiesa e per i vigili del fuoco luganesi, che con una trentina di militi hanno effettuato una cinquantina di interventi soprattutto nella zona della Collina d'Oro e del lungolago, che ne è uscito con importanti danni strutturali e la conseguente, parziale chiusura ai pedoni. "Noi non siamo stati coinvolti per i danni strutturali del lungolago, di cui si occupano gli specialisti della Città di Lugano: non è un compito nostro", afferma Della Chiesa. "Ci siamo suddivisi un po' i compiti: noi abbiamo liberato le vie d’accesso, messo in sicurezza gli edifici, mentre gli specialisti si sono occupati della parte che ha ceduto del lungolago".

Diversi e variegati interventi nel Locarnese

Il maltempo si è abbattuto anche sul Locarnese. Nulla di paragonabile all'agosto dello scorso anno, ma anche qui gli interventi dei pompieri sono stati diversi e variegati. "Qualche allagamento legato alle precipitazioni che sono penetrate in alcune cantine e locali di diverse abitazioni", chiarisce il comandante dei Pompieri di Locarno Tiziano Guarisco. "Diverse piante divelte a causa del forte vento. Poi c'è stata la frana che ha interessato l'Alta Valle Verzasca. E un altro fatto ha interessato la linea della Centovallina che in zona Palagnedra, a causa dell'acqua, c'è stato uno scoscendimento di materiale che ha portato a un cedimento della linea ferroviaria che prontamente le FART stanno ripristinando".

In Mendrisiotto "un evento molto straordinario"

I danni nel Mendrisiotto sono stati tutto sommato limitati, come conferma il comandante dei pompieri Corrado Tettamanti. E questo nonostante un evento meteorologico a cui si assiste piuttosto di rado. "Secondo me è stato un evento molto straordinario, pensando che la zona è stata colpita da raffiche di vento dai 68 ai 97 km/h", dichiara Tettamanti. Il vento ha però costretto il gruppo di picchetto ad intervenire, già prima dell'alba, per la messa in sicurezza dei trasparenti esposti nel centro storico di Mendrisio. "Il gruppo di picchetto si è portato sul posto, e sono stati recuperati dei trasparenti e rispettivamente sono stati assicurati degli altri visto ancora l'imperversare del forte vento", aggiunge il comandante.

Non preoccupa il livello dei laghi

Con le abbondanti precipitazioni ormai alle spalle, a rimanere osservato speciale è soprattutto il livello dei laghi, che tuttavia non sembra già più destare preoccupazione. "È iniziato ad uscire nella zona canottieri di Locarno in quanto è il punto più basso del Lago Verbano. Però la fuoriuscita rientra assolutamente nella norma. Non ci aspettiamo un'esondazione", conferma Guarisco. E anche Della Chiesa non vede pericoli: "Ci preoccupava e abbiamo ricevuto una preallerta dagli enti preposti per l'innalzamento del lago di Lugano. In verità il lago adesso si è calmato e per il Ceresio non c'è pericolo di esondazione".

"Questi fenomeni non sono una novità"

Come detto, vento, pioggia e grandine hanno caratterizzato le festività pasquali ticinesi. Gli ultimi due anni segnati dalla siccità avevano frenato questa tendenza primaverile di forti rovesci. Ticinonews ne ha parlato con Luca Panziera di MeteoSvizzera: "Sono caduti fino a 250 mm di pioggia nella regione compresa tra le Centovalli, la Valle Onsernone, parte della Vallemaggia e della media Leventina. Altrove un po’ meno, accumuli comunque superiori ai 100 mm praticamente su tutte le regioni. Accumuli che di per sé non costituiscono nulla di eccezionale, però sono piuttosto tipici della primavera inoltrata e non dell’inizio, come visto in questi giorni". "Proprio ieri mattina - continua il meteorologo - in corrispondenza con la fase più attiva della perturbazione, abbiamo avuto un’intensa corrente di scirocco con le raffiche più forti misurate a Lugano, con 100 km/h. Intensità molto rilevanti, non sono una novità questi fenomeni nelle nostre regioni, tipicamente quando arriva lo Scirocco - una o due volte l’anno - le intensità sono abbastanza elevate. Il vento, anche in montagna, ha raggiunto velocità superiori ai 100 km/h, soprattutto in prossimità della cresta alpina principale", conclude il meteorologo.

In arrivo giornate soleggiate e miti

Le giornate grigie sono ormai alle nostre spalle e possiamo guardare con ottimismo ai prossimi giorni: "Già nella giornata di martedì il sole ritorna, mentre domani avremo ancora una parentesi nuvolosa e anche delle deboli precipitazioni", dice Panziera. "Però a partire da giovedì e soprattutto da venerdì arriverà una stabilizzazione con giornate ben soleggiate e anche molto miti", conclude il meteorologo.