Ticino
“Diritto d’asilo anche ai disertori russi”
Immagine Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
L’Mps, insieme ad altri firmatari in tutta la Svizzera, chiede al Consiglio federale di annunciare pubblicamente la concessione dell’asilo anche alle altre vittime dell’aggressione. Sergi: “Putin è un fascista”

Dallo scoppio della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e il suo popolo, l’immensa solidarietà della popolazione svizzera ha portato il nostro governo a spalancare le porte del nostro paese e a concedere asilo illimitato a decine di migliaia di vittime ucraine di questa aggressione. Ora l’Mps chiede al Governo federale di ampliare la concessione dell’asilo a tutti i disertori russi, vittime del potere dittatoriale del presidente russo.

“Anche alle vittime del potere dittatoriale di Putin”
Tuttavia, l’Mps ritiene che il diritto d’asilo debba essere garantito anche ad altre vittime dell’aggressione e del potere dittatoriale di Vladimir Putin, e che quindi la Svizzera dovrebbe impegnarsi pubblicamente ad accogliere. Si tratta – spiegano – soprattutto di giovani soldati “che l’ordine militare di Putin sta trasformando, contro la loro volontà, in assassini al servizio di una barbara guerra di aggressione”. Per molti di questi ragazzi, tra i diciotto e i venti anni, la prospettiva di una guerra che non hanno scelto di combattere, “è quella di morire sul campo di battaglia. Altri, costretti ad uccidere, o a commettere crimini di guerra, sono condannati a un futuro di incubi allucinanti, di grandi disturbi psicologici a causa di questa guerra”.

“Nessuna scelta di disertare”
Questi giovani rischiano di “sperimentare il drammatico ritorno alla vita civile come molte reclute americane che imperversarono e uccisero in Vietnam o più recentemente in Iraq”. All’interno della stessa Russia, centinaia di migliaia di altri giovani rischiano di essere mobilitati, di essere mandati al fronte per compiere atrocità. “Come quanti sono già al fronte, non hanno altra scelta che disertare, sottrarsi al dovere militare, disobbedire, a rischio di pesanti sanzioni, persino di dover affrontare la corte marziale”, sottolineano.

Difficile un movimento contro la guerra
In Russia, l’inasprimento delle pene contro chiunque osi parlare della guerra e non di una ‘operazione speciale’, la brutale repressione dell’opposizione alla guerra e l’incarcerazione, “rendono impossibile ai cittadini organizzare un vasto movimento contro la guerra”. L’Mps ritiene quindi che anche tutte queste categorie dovrebbero beneficiare del diritto d’asilo perché anche loro sono vittime della logica dittatoriale e imperialista di Vladimir Putin.

Appello al Consiglio federale
Per questo il Movimento insieme a tanti altri firmatari chiede al Consiglio federale di annunciare pubblicamente la concessione dell’asilo in Svizzera a tutti i disertori russi, a tutti i giovani russi che rifiutano di essere arruolati e a tutte le persone che vivono in Russia e che, a causa delle loro opinioni sulla guerra, rischiano la repressione e la detenzione.

“Putin è un fascista”
“Concedere l’asilo a tutti coloro che sono a rischio in Russia perché si oppongono alla guerra farebbe onore alla tradizione democratica elvetica”, ha sottolineato il coordinatore Mps Pino Sergi. “Putin è un fascista, un uomo che ha dimostrato di non avere dignità per nessuno. È un uomo che disprezza tutti gli altri esseri umani e quindi esprime posizioni fasciste e quindi credo che si possa dare questo schiaffo morale”, ha aggiunto.

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