Ticino
Dentro il mercato online delle targhe
Immagine CdT/Tatiana Scolari
Immagine CdT/Tatiana Scolari
Redazione
3 anni fa
Il caso del funzionario responsabile della vendita sottobanco di targhe destinate all’asta ha fatto puntare i riflettori su un vasto fenomeno online, dove si possono trovare targhe in base a ogni sorta di numero e preferenza

Ha fatto molto discutere la vicenda della vendita delle targhe sottobanco a Camorino, che martedì scorso ha portato all’arresto del funzionario e politico Simone Orlandi e di un 48enne svizzero assicuratore del Luganese. Nei prossimi giorni inoltre saranno sentiti dal Procuratore generale Andrea Pagani circa una decina di acquirenti (anche se il numero non è ancora definitivo), persone verosimilmente ignare dei contorni della vicenda e che quindi potrebbero non essere indagate, avendo probabilmente effettuato un acquisto in buona fede. Anche qui però, saranno gli inquirenti a stabilire con certezza tutte le concatenazioni della compravendita.

Che fine faranno le targhe?
Cosa succederà però a queste targhe? Interpellate da Teleticino, le autorità dichiarano che verosimilmente dovranno essere riconsegnate a Camorino. Trattandosi di targhe dai numeri molto bassi quasi certamente erano destinate all’asta della Sezione della circolazione, a cui si può accedere online. Ma come si arriva a questo punto? Quando una targa viene depositata resta del proprietario per un anno, che in quest’arco di tempo può decidere se riutilizzarla. È quindi possibile che alcune delle targhe vendute abbiano addirittura ancora un legittimo proprietario. Mentre quelle che diventano proprietà del Cantone, a seconda del loro valore, possono appunto essere messe all’asta.

La compravendita online

Nulla però vieta la compravendita tra privati, anzi. Un giro sul web ci mostra un mercato molto prosperoso in tal senso. Da un breve giro sul sito tutti.ch si legge “Vendo targhe auto a 5 cifre. Prezzo: 1200 franchi” o “Cedo targhe auto moto 4535. Prezzo 10mila franchi”. E potremmo continuare a lungo, anche esplorando numerose pagine social, che promettono tutta una serie di servizi: dalle targhe con in Cap del proprio comune a quelle con la propria data di nascita, e c’è anche chi ne ha fatta una vera e propria attività con un sito di shop online. Lo stesso consigliere di Stato Norman Gobbi giovedì ha parlato alla Rsi di un mercato più che florido, aggiungendo la possibilità che si valuti una nuova regolamentazione.

Ad ogni modo, potete portare uno sguardo più approfondito al mercato online nel servizio completo trasmesso su Ticinonews.

Le motivazioni e i record
Le motivazioni di chi compra probabilmente possono variare: dal legame affettivo con determinate successioni di numeri, alla superstizione fino alla voglia di sfoggiare una targa unica ed immediatamente riconoscibile. Qualsiasi siano i motivi, i ticinesi sembrano non tirarsi indietro: durante un’asta del 2011 infatti un ticinese si era portato a casa la TI10 per 135mila franchi, che è rimasta per sei anni la più cara in Svizzera, assieme alla sangallese SG1. Entrambe però sono state spodestate nel 2017 dalla vallesana VS1, per “modici” 160100 franchi messi sul tavolo in quell’occasione. Un primato? Solo per poco. L’anno successivo la targa ZG10 è stata pagata da un anonimo offerente 233mila franchi, che continua a ritenere il record per l’acquisto più costoso”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata