Ticino
Da Pronzini "formulazioni tendenziose"
Da Pronzini "formulazioni tendenziose"
Da Pronzini "formulazioni tendenziose"
Redazione
7 anni fa
Il Governo risponde al deputato sulla riorganizzazione della Sezione della circolazione: "Evitiamo giudizi subdoli"

Il Governo ha risposto a un'interrogazione di Matteo Pronzini (MPS), che chiedeva tutta una serie di informazioni e delucidazioni in merito alla riorganizzazione in corso alla Sezione di circolazione, puntando pure il dito contro l'iter di attribuzione di alcuni mandati. Come già accaduto in passato, il Consiglio di Stato ha nuovamente bacchettato il deputato bellinzonese.

Nella sua risposta il Governo ricorda inanzitutto che il progetto di ottimizzazione dell'Ufficio tecnico - che mira a introdurre metodi di lavoro più funzionali per i collaboratori e a migliorare il servizio all’utenza – era stato già avviato negli scorsi anni e, successivamente, ampliato e ripreso fra le misure del Pacchetto per il riequilibrio delle finanze cantonali presentato nel mese di aprile del 2016.

Il Consiglio di Stato segnala inoltre che alcune misure comprese nella riorganizzazione "sono già state attuate con successo e hanno già portato a un miglioramento del servizio". Grazie alla possibilità di spostare il collaudo online e a un migliore utilizzo delle risorse disponibili, è stato possibile semplificare e snellire la procedura, in modo che l'Ufficio tecnico ha aumentato la capacità di collaudo, ottenendo una maggiore produttività e redditività. 

"Una volta conclusa la riorganizzazione, le pratiche potranno inoltre essere svolte più velocemente" si legge in una nota del Governo. "D’altra parte l’attuazione pratica delle misure ha messo in luce alcune problematiche, perlopiù marginali e legate alla fase iniziale del progetto, che hanno avuto una serie di ripercussioni sul servizio all’utenza e sui collaboratori del servizio. Esse sono costantemente oggetto di monitoraggio e – di conseguenza – di adattamento: diverse sono infatti le piccole modifiche nel frattempo apportate".

La risposta alla domanda sull’ammontare delle retribuzioni a una ditta con sede a Riazzino "ha rappresentato l’occasione per fare chiarezza sulle procedure previste dallalegislazione in vigore e applicate scrupolosamente" ed è da intendersi come "un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini, del Parlamento e dei funzionari dello Stato, la cui serietà nello svolgere il proprio lavoro, a fronte delle formulazioni tendenziose contenute nell’atto parlamentare, a partire dal titolo, sarebbe stata messa gravemente in discussione".

Il Governo infine richiama "ancora una volta" alla responsabilità gli interroganti, ribadendo l’importanza di utilizzare negli atti parlamentari "toni e termini appropriati senza indebolire gratuitamente l’immagine dello Stato con giudizi subdoli, ma soprattutto nel pieno rispetto del ruolo delle Istituzioni e dei funzionari che svolgono il loro lavoro in modo coscienzioso, con attenzione e nel totale rispetto di quanto prescritto dalle norme legali".

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