Il direttore di Comida Christian Da Pont è stato riconosciuto colpevole di diffamazione in appello. 

L'imputato, ricordiamo, aveva impugnato il decreto d'accusa, firmato dal procuratore generale John Noseda, in cui veniva condannato per il reato di diffamazione ai danni di tre funzionari del DECS, per cui quest'oggi si è arrivati a processo.

Da Pont, come detto, è stato condannato in Pretura penale a Bellinzona a una pena di 30 aliquote giornaliere di 160 franchi (sospesa condizionalmente per un periodo di prova di due anni) e a una pena pecuniaria di 15 aliquote giornaliere di 90 franchi (anche in questo caso sospesa per un periodo di due anni). Da Pont dovrà pure pagare una multa di 270 franchi nonché le spese legali. 

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