
Questa mattina circa 60 studenti (su più di 300) del Centro Professionale Commerciale di Chiasso sono entrati in sciopero per due ore. "E' un'agitazione legittima per molti e che gode della piena solidarietà del Partito Comunista", si legge in una nota stampa diramata oggi dal Partito Comunista ticinese."La scuola in questione - aggiungono i comunisti - è un cantiere aperto con temperature inaccettabili (le minime sono di 11 gradi nei corridoi e 14 gradi nelle aule)". Oltre a ciò, aggiungono i Comunisti, "mancano infrastrutture, a partire dai servizi igienici insufficienti per circa trecento allievi. Il problema dell'edilizia scolastica insomma esiste e il recente scandalo alla sezione Logistica del Cantone non aiuta".Il Partito Comunista invita dunque il DECS "non solo ad aprire subito una trattativa seria con i giovani e con il loro sindacato, ma pure a stanziare i fondi necessari per terminare l'opera e ridare dignità a quella scuola, ai docenti e agli allievi che, giorno dopo giorno, la vivono".
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