
Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio riguardante il Consuntivo 2021, che chiude con un disavanzo di esercizio di 58,2 milioni. Un risultato tuttavia molto migliore rispetto al disavanzo previsto nel preventivo di 230,7 milioni. Sul miglioramento, spiega il Governo in una nota odierna, ha inciso l’aumento della quota cantonale sull’utile della Banca nazionale, che è stata superiore di 80,4 milioni rispetto al preventivo, e l’evoluzione economica, che ha subito in modo molto meno marcato gli effetti della pandemia rispetto alle previsioni dei principali istituti di ricerca. L’autofinanziamento si attesta a 190.4 milioni di franchi, mentre il debito pubblico aumenta rispetto all’anno precedente, situandosi appena al di sotto della soglia di 2.2 miliardi di franchi. Gli investimenti netti ammontano a 255 milioni di franchi. Il capitale proprio si assesta a -98.8 milioni di franchi.
Un preventivo allestito nel pieno dell’emergenza sanitaria
Il preventivo 2021, ricorda il Consiglio di Stato, è stato presentato a settembre 2020, ovvero nel pieno dell’emergenza sanitaria iniziata a marzo 2020. “Il contesto nel quale è stato allestito era quindi di estrema incertezza, con previsioni economiche molto negative, questo anche per il fatto che il nostro Cantone è stato uno dei primi, a livello internazionale, ad essere stato colpito dalla prima ondata di pandemia. Questa incertezza ha di conseguenza condizionato pesantemente le valutazioni finanziarie relative al 2021”. Le previsioni economiche consideravano quindi una riduzione del PIL dell’8% per il 2020 e una ripresa del 5,3% per il 2021. “Gli ultimi aggiornamenti del PIL nominale forniti dal BAK Basel indicano ora una riduzione molto più contenuta nel 2020 (-2.8%), che viene più che recuperata nel 2021 (+4.3%)”, fa notare il Governo.
Le imposte
Il netto miglioramento delle previsioni congiunturali ha comportato un incremento di 77.5 milioni di franchi dei gettiti di competenza 2021 delle imposte delle persone fisiche e giuridiche rispetto a quanto previsto nel messaggio sul preventivo 2021. Per quanto riguarda le altre imposte, vengono segnalati aumenti importanti per l’imposta sugli utili immobiliari (+26.1 milioni), le tasse d’iscrizione a registro fondiario (+19.6 milioni) e le imposte di successione e donazione (+16.4 milioni).
Aumento delle spese
Sul fronte delle spese, l’aumento registrato rispetto al preventivo 2021 (+159.7 milioni di franchi) è in gran parte dovuto al programma di sostegno economico ai settori particolarmente colpiti dalla pandemia (casi di rigore) per i quali il Cantone ha stanziato aiuti per 139.1 milioni di franchi, a fronte però di contributi federali per 132.5 milioni di franchi, per un onere netto pari a 6.6 milioni di franchi (che si aggiungono a quelli già accantonati di 21.4 milioni di franchi nel 2020). Al netto dei casi di rigore, i contributi a enti pubblici e a terzi sono risultati inferiori al preventivo per circa 55 milioni di franchi. Oltre a ciò, come già avvenuto nel 2020, il Cantone ha assunto delle spese straordinarie per assicurare le necessarie misure sanitarie e di protezione della popolazione e dell’amministrazione.
Per il Governo la situazione resta fragile
Rispetto alle previsioni iniziali la situazione è “meno negativa”, ma permane un disavanzo che secondo il Consiglio di Stato occorre assorbire. “La situazione resta quindi fragile, anche perché alcuni elementi che hanno contribuito a migliorare le previsioni di preventivo, come l’importante introito supplementare derivante dalla BNS o i ricavi legati alla TUI, non forzatamente si ripeteranno nelle stesse proporzioni nei prossimi anni”. La situazione congiunturale incerta viene inoltre aggravata dall’attuale conflitto in Ucraina, che ha generato delle tensioni sull’economia mondiale, le cui conseguenze per l’economia svizzera e quella del Cantone “sono già oggi presenti e renderanno inevitabilmente più impegnativo il percorso di riequilibrio finanziario iniziato”, aggiunge il Governo.
L’equilibrio finanziario entro il 2025
Per il Consiglio di Stato l’obiettivo dell’equilibrio finanziario nel medio termine “rimane un obiettivo da conseguire quale presupposto per un’equa ripartizione degli oneri tra le generazioni e per disporre dei necessari margini di manovra e delle necessarie riserve per affrontare ogni eventualità futura”. L’obiettivo del Governo è quindi di presentare un preventivo 2023 con un disavanzo massimo di 80 milioni di franchi e di raggiungere l’equilibrio finanziario entro il 2025.
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