
Tre medici sono stati condannati per lesioni colpose gravi, in quanto giudicati colpevoli di aver messo in pericolo la vita di una paziente di 40 anni. La donna, nel 2014, si era sottoposta a una mammografia dopo aver sentito una piccola massa al seno, esame che aveva indicato la possibilità di un tumore maligno, non confermato però dalla biopsia. A quel punto, i due radiologi e il ginecologo non hanno più ritenuto di dover approfondire nonostante l’elevato grado di errore di questo esame che, comunica la Rsi, è stato attestato anche dalla patologa nel suo referto.
I tre specialisti hanno quindi chiesto alla paziente di ritornare dopo 6 mesi, ma dopo solo 3 mesi la donna, avvertendo forti dolori, ha fatto ulteriori controlli presso un’altra ginecologa che hanno accertato la presenza di un tumore, che a quel punto era però quasi divenuto inoperabile. Il giudice Amos Pagnamenta ha quindi condannato i tre medici a una pena pecuniaria sospesa (150 aliquote da 360 franchi) per la messa in pericolo della donna oltre alle sofferenze psicologiche che l’errore le ha procurato. A questo punto il medico cantonale, che aveva già segnalato la vicenda alla magistratura, potrebbe decidere una sanzione disciplinare ai due professionisti che continuano ad operare.
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