
Per la Circonvallazione Agno-Bioggio il Consiglio di Stato ha recentemente approvato il credito per la realizzazione del progetto, il quale - lo ricordiamo - prevede un tracciato interamente in superficie con un investimento pari a 337,8 milioni di franchi. Tale scelta è stata subito contestata dalla Conferenza dei Sindaci del Malcantone, che rappresenta i Comuni toccati dall’opera. In particolare, vengono sollevate forti preoccupazioni per l’impatto ambientale, estetico e paesaggistico del tracciato, che attraversa aree agricole e naturali di pregio del Comune di Agno. "Si teme inoltre che l’opera possa compromettere attività economiche locali, tra cui diversi campeggi, che offrono un indotto economico non trascurabile per la regione", scrive il sindaco di Tresa e consigliere nazionale UDC Piero Marchesi in un'interrogazione inoltrata al Consiglio federale.
Variante sotterranea
Esiste, tuttavia, una variante in sotterranea, già progettata dal Cantone, che interessa il tratto compreso tra l’aeroporto di Lugano-Agno e il raccordo con il Vallone. "Tale soluzione, condivisa a livello politico e istituzionale locale, consentirebbe di salvaguardare il territorio e la qualità di vita, evitando nuove cesure nel paesaggio e la perdita di spazi verdi". Tuttavia, a causa del sovraccosto stimato in circa 200 milioni di franchi, che porterebbe il costo complessivo dell’opera a oltre 520 milioni, questa opzione è stata abbandonata dal Dipartimento del Territorio. Ma a detta di Marchesi, secondo le informazioni disponibili, "il Dipartimento del territorio non ha mai inoltrato alla Confederazione alcuna richiesta di cofinanziamento, né per la variante attuale né per quella sotterranea".
L'interpellanza
Alla luce di quanto sopra, Marchesi chiede al Consiglio federale:
1. La variante in sotterranea della circonvallazione Agno-Bioggio potrebbe beneficiare di un cofinanziamento federale, in virtù del suo contributo alla tutela del paesaggio e alla qualità di vita dei cittadini della regione?
2. Attraverso quali strumenti o canali federali (es. Piani di agglomerato, fondi per misure di compensazione ambientale o altro) potrebbe essere richiesto tale sostegno?
3. Quali sono le condizioni formali, tecniche e temporali per inoltrare una richiesta di contributo per opere infrastrutturali di questo tipo?
4. A quanto potrebbe ammontare il sussidio della Confederazione?
5. Risulta al Consiglio federale che il Dipartimento del territorio abbia mai presentato una richiesta, formale o informale, di sussidiamento per l’opera – in particolare nella sua variante in sotterranea?