
"Italiano o straniero in generale, giovane e in età universitaria o lavorativa e arriva in città per motivi professionale e per cercare una migliore qualità di vita". È il profilo medio di chi decide di venire ad abitare a Lugano. La Città ha pubblicato la sua statistica della migrazione 2024, che riporta dati su numeri, motivazioni e caratteristiche di chi si insedia a Lugano e di chi se ne va. "Ad andarsene sono principalmente cittadini stranieri alla fine della propria attività lavorativa e che al momento della pensione rientrano nel paese d'origine", aggiunge Lorenzo Barisone, data scientist della Città.
Lavoratori e studenti
In ogni caso il saldo migratorio di Lugano è stato positivo lo scorso anno (+392) ed è dal 2021 che gli arrivi in città sono più numerosi delle partenze. Più di 4 arrivi su 10 sono legati a motivi professionali. Il lavoro è invece causa di una partenza su 4. Non è quindi un caso che il saldo sia positivo nella fascia d'età tra i 10 e i 49 anni di età. "Inoltre stiamo diventando sempre più una città universitaria, capace di attirare studenti", osserva il sindaco, Michele Foletti.
Verso il resto del Ticino
La statistica ha analizzato anche i movimenti all'interno della città e da e per i comuni ticinesi. In particolare, i luganesi che lasciano la città per la regione e il resto del cantone sono di più di quelli che vi arrivano. "Sono persone che per esempio ricercano maggiore quantità di spazi verdi o un contenimento del costo della vita", precisa Lorenzo Barisone.
Alloggi a prezzi sostenibili
I servizi cittadini hanno anche analizzato la disponibilità di alloggi in affitto a prezzi sostenibili. La "sostenibilità" viene definita con un affitto massimo di 1'136 franchi per monolocali e bilocali, di 1'336 franchi per i trilocali e di 1'603 franchi per i quadrilocali o superfici più estese. La Città ha rilevato che tra gli alloggi in affitto, quelli considerati “sostenibili” non mancherebbero. Eppure – facciamo notare – non mancano le voci che lamentano difficoltà a trovare appartamenti a prezzi moderati. "Sicuramente c'è una componente soggettiva", premette Barisone. "Ci sono però dei parametri oggettivi che ci permettono di valutare questo fenomeno. È questo che abbiamo cercato di fare. Abbiamo constatato che comunque, anche a livello soggettivo, le persone che migrano per il problema del caro affitti sono solo il 4,4% di coloro che lasciano la città o si spostano al suo interno. Fra chi lascia la propria abitazione per il caro affitti, il 35% trova una soluzione proprio a Lugano". Barisone riconosce che "il tema dell'alloggio sostenibile è delicato politicamente. Noi abbiamo cercato di fornire ai politici uno strumento per potere fare delle valutazioni basate sui dati".