
Il CEO di un'azienda elettrica ticinese è indagato dalle autorità ginevrine con l'accusa di corruzione.
Lo scrive oggi La Tribune de Genève, precisando che l'uomo è sospettato di essere implicato in un grave caso di corruzione che vede coinvolti i Services Industriels de Genève (SIG).
Si tratta di Claudio Zanini, già candidato al Consiglio nazionale per i Verdi.
Zanini non è stato incarcerato ma nel giorno del suo arresto, in settembre, ha subito una perquisizione dei suoi uffici in Ticino. Risulta indagato per corruzione attiva.
Il CEO avrebbe versato 180'000 franchi a un dipendente delle SIG come ringraziamento per il suo ruolo nelle negoziazioni tra la sua società e quella ginevrina, sfociate nel contratto per la realizzazione di un parco eolico nel Giura. Versamento messo a bilancio come compenso per la realizzazione di un libro, del quale sono però state realizzate solo 21 copie. Da qui il sospetto di corruzione.
Il diretto interessato respinge tutte le accuse.
AS
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