
La Commissione di Quartiere Castagnola–Cassarate–Ruvigliana prende posizione in modo netto contro la decisione della Città di Lugano di trasformare i mappali della ex Residenza al Castagneto da fondo di utilità pubblica a residenziale R3. Una scelta che, secondo il gremio, "spiana la strada alla vendita a privati" e rappresenta "un’occasione sprecata" per il quartiere.
La lettera all'Esecutivo
In una lettera inviata al Municipio, la Commissione afferma di aver appreso la decisione "con rammarico" e critica l’abbandono del vincolo pubblico su uno stabile che, a suo avviso, avrebbe potuto continuare a servire la comunità. Castagnola, ricordano i membri, è infatti un quartiere dove "gli anziani faticano ad allontanarsi dalla zona in cui abitano", soprattutto quando necessitano di cure in strutture pubbliche. Secondo la Commissione, non sono state considerate proposte avanzate già nella scorsa legislatura e condivise dall’attuale gremio. L’idea era quella di mantenere la destinazione d’uso tramite un partenariato pubblico-privato o un diritto di superficie, che avrebbe permesso di realizzare "una struttura intergenerazionale con residenze adeguate agli anziani e servizi per la comunità". Una soluzione che, sostengono, avrebbe valorizzato il sedime senza rinunciare alla sua utilità pubblica.
Trasformazione stabile
Il gremio chiede inoltre di riflettere sulla possibilità di trasformare lo stabile in piccoli appartamenti per coppie di anziani, con spazi comuni e servizi condivisi, preservando le aree pubbliche circostanti. Nel testo si invita anche a tutelare "la chiesa di San Giorgio e la Selva castanile Lepori", elementi identitari del quartiere. "La scelta attuale non favorisce né la vivibilità di Castagnola né il benessere dei suoi anziani", scrive la Commissione. "Questa era l’occasione per una decisione chiara e lungimirante a favore della comunità."
