Ticino
Caso Hospita, la Lega si tira fuori. E intanto fioccano le denunce
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
Il movimento di via Monte Boglia ha deciso di non partecipare alla sottocommissione incaricata di far luce sul caso che coinvolge l'ex granconsigliere leghista Eolo Alberti. Nel frattempo, gli eredi dell'ex azionista di maggioranza della società hanno chiesto la ricusa di tutti i procuratori pubblici.

Nessun deputato della Lega farà parte della sottocommissione incaricata di approfondire il cosiddetto caso Hospita, che l'anno scorso aveva portato all'arresto dell'ex sindaco di Bioggio e granconsigliere leghista Eolo Alberti. “Abbiamo fatto le nostre valutazioni interne", dice il coordinatore Daniele Piccaluga a Ticinonews. "Essendo ancora in corso anche il procedimento penale non ci sembra opportuno farne parte”. La sottocommissione, ricordiamo, per ora si è riunita due volte in assenza della Lega. Il movimento di via Monte Boglia non si è presentato in attesa delle dovute verifiche, le quali hanno attestato che la sua presenza non è obbligatoria.

Chiesta la ricusa di tutti i procuratori pubblici

Nel frattempo emergono nuovi dettagli sul caso. Secondo quanto anticipa la Rsi, gli eredi dell'ex azionista di maggioranza della società, morto in corso di inchiesta, tramite l'avvocato Paolo Bernasconi hanno presentato una denuncia contro la direttrice operativa dell'epoca ed ex granconsigliera leghista Sabrina Aldi, l'ex amministratore Claudio Camponovo e il figlio di quest'ultimo, ossia il procuratore pubblico Alvaro Camponovo. Le accuse spaziano dall’amministrazione infedele alla concorrenza sleale fino all’accettazione di vantaggi, con il sospetto che averi e contratti della Hospita siano stati dirottati verso una nuova impresa fondata da Aldi e Camponovo padre. Il procuratore Alvaro Camponovo è stato denunciato per accettazione di vantaggi poiché Aldi, sempre stando alla denuncia, avrebbe favorito la sua nomina in Magistratura. Gli eredi chiedono inoltre la ricusa di tutti i procuratori pubblici coinvolti visto che Camponovo è un loro collega. Per ora sono quattro i procuratori che si sono occupati dei vari filoni dell’inchiesta (Chiara Borelli, Andrea Gianini, il procuratore generale sostituto Moreno Capella e il procuratore generale Andrea Pagani). La richiesta è ora al vaglio della Corte dei reclami penali. Tutti i diretti interessati respingono le accuse e vale la presunzione di innocenza.

Il caso

Il caso Hospita inizia il 9 agosto 2024 con l’arresto di Eolo Alberti per presunti reati di natura finanziaria legati ad Hospita Suisse, società attiva in ambito sanitario. L’arresto accende i riflettori su una vicenda che coinvolge la collega di partito Sabrina Aldi. Il dubbio è che a monte vi sia una presunta combine per la spartizione di posti pubblici e privati, seccamente smentita dai diretti interessati. Intanto, si diffondono voci dell’esistenza di un rapporto segreto commissionato dai vertici di via Monte Boglia - allora guidati dal consigliere di Stato Norman Gobbi - per far luce sull’operato di Alberti. L’inchiesta esiste e il 17 giugno in una conferenza stampa l’Mps la diffonde. È stata redatta dall’avvocato Enea Petrini. Lo stesso giorno viene presentata un’interpellanza con 64 domande al Consiglio di Stato, denunciando intrecci tra politica, affari e magistratura. Il 19 agosto la Gestione decide di creare una sottocommissione speciale che si occupi delle audizioni e dell’acquisizione dei documenti. Il 1° settembre, proprio per i contenuti dell'atto parlamentare dell'Mps, sono partite le querele contro i deputati Matteo Pronzini e Pino Sergi per reati contro l’onore ai danni - tra gli altri - della deputata Cristina Maderni (PLR) e dell’ex deputata Sabrina Aldi. Oggi la notizia delle ulteriori denunce a carico di tre persone e la richiesta di ricusa di tutti i procuratori.