Ticino
Casinò Lugano, “Politica del personale e salariale sotto controllo?”
Redazione
5 anni fa
Negli scorsi giorni si sono delineati i contorni di una “situazione molto grave” denunciata anche dal sindacato Ocst. Per questo motivo Cappelletti inoltra un’interpellanza al Municipio di Lugano

La situazione critica del Casinò di Lugano è finita sui banchi del Municipio di Lugano. A partire dalle denunce esternate dal sindacato OCST, articoli pubblicati negli scorsi giorni delineano “i contorni di una situazione potenzialmente molto grave in merito alla politica del personale attuata presso la Casinò Lugano SA, società le cui azioni ricordiamo essere per circa il 70% di proprietà della Città di Lugano”, sottolinea il primo firmatario Edoardo Cappelletti in un’interpellanza. Segnatamente, al centro della controversia vi è la retribuzione corrisposta ai dipendenti, il clima di lavoro all’interno della casa da gioco e alcune disfunzioni nella sua gestione.

Più nel dettaglio, il portavoce del sindacato OCST afferma che ‘‘abbiamo appurato l’esistenza nel 2019 di paghe inferiori ai 10 fr. lordi all’ora e, ancora all’inizio di quest’anno, almeno un salario di 1’800 fr. al mese per un impiego a tempo pieno di una persona come croupier’’. Inoltre aggiunge che, malgrado l’ottimo risultato d’esercizio del 2020 e la positiva chiusura dei conti nel 2019, presso la società si verificano ‘‘atteggiamenti intimidatori nei confronti del personale e chi non li accetta viene licenziato o costretto ad andarsene’’.

Dal canto suo, il Consiglio d’amministrazione contesta le accuse del sindacato affermando che ‘‘molti dei fatti riportati sono semplicemente falsi e, pertanto, non meritano di essere commentati ma semplicemente smentiti’’. Nel frattempo – prosegue Cappelletti – “l’OCST ha ribadito la propria preoccupazione e reso noto che, a fronte della crescita del malcontento tra il personale e delle problematiche sollevate, avrebbe richiesto un incontro con la Direzione della Casinò Lugano SA”.

Secondo il firmatario “la Città non può permettersi insomma di assistere passivamente all’evoluzione della situazione; al contrario, è suo compito adoperarsi per verificare in quale misura i problemi emersi risultano fondati e, se del caso, intervenire affinché le condizioni e il clima di lavoro all’interno della sua partecipata vengano debitamente salvaguardati”.

Le domande al Municipio

1. Come si pone rispetto al clima di tensione venutosi a creare all’interno della Casinò Lugano SA e alle relative preoccupazioni espresse dal sindacato OCST?

2. Quale politica salariale e del personale viene perseguita dal Comune nella società partecipata in qualità di azionista di maggioranza?

3. A quanto ammonta il minimo salariale o il salario più basso presso la società? Può prendere posizione sui dati indicati da OCST in merito alla retribuzione dei dipendenti?

4. A quanto ammontano e in che modo sono ripartiti gli stipendi, nonché i bonus, percepiti dai quadri dirigenti della Casinò Lugano SA?

5. Può prendere posizione sulla presunta sostituzione, nell’arco di breve tempo, di 3 responsabili del personale, 7 profili dirigenti e numerosi dipendenti della società?

6. Quali passi intende compiere nel prossimo futuro per approfondire e affrontare il complesso delle denunce sollevate da OCST?

7. Qualora la gravità della denuncia dovesse rivelarsi fondata come intende intervenire, se del caso anche tramite i propri rappresentanti in seno al CdA, al fine di salvaguardare il clima e le condizioni di lavoro del personale della Casinò Lugano SA?

8. Come valuta, tra l’altro, la possibilità di promuovere il dialogo tra le parti sociali e incoraggiare la sottoscrizione di un CCL per i dipendenti della SA?

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