Ticino
Casinò Campione: "Tavoli a rischio chiusura"
Redazione
14 anni fa
I dipendenti sono in sciopero per protestare contro la politica del Casinò che punta sui giochi elettronici

Continuna la vertenza che vede coinvolti i dipendenti del Casinò di Campione d’Italia e la dirigenza.Alla base delle rivendicazione ci sarebbero i mancati introiti derivanti dalle mance, conseguenza della politica aziendale del Casinò che punterebbe sui giochi elettronici.Da noi interpellato, il sindacato ribadisce che, citiamo “La nostra retribuzione si basa molto sulle mance, ma la politica del casinò è quella di puntare più sui giochi elettronici, abbandonando quelli che sono i giochi tradizionali del Casinò, quali Chemin-de-fer per esempio”.E continua il sindacato: “La diminuzione di stipendio legata a questa politica è quantificabile in un 30-40% e quindi chiediamo di rivedere gli accordi in modo da poter ottenere una base di salario più adeguata. Non dimentichiamo che il nostro contratto risale alla fine degli anni 90 – continua il sindacato – quindi è ora di rivederlo”.Queste le ragioni dei dipendenti.Ma cosa risponde il Casinò? Lo abbiamo chiesto all'Amministratore delegato, Carlo PaganI dipendenti dicono che il loro salario è in gran parte formato da mance, e la scelta del Casinò di puntare sui giochi elettronici pregiudica questa componente della loro retribuzione. Cosa ne pensa? “Le mance sono diminuite dappertutto. Il Casinò di Venezia, che è il più grande d’Italia, ha fatto registrare una diminuzione del 30% delle mance”Appunto per questo i dipendenti chiedono un aumento della loro base salariale. È possibile? “Ma come si fa? Bisogna avere maggior senso aziendale.Abbiamo fatto notevoli sforzi per aumentare l’attrattività del Casinò, e le cifre di gennaio lo confermano, con 12 milioni di euro di incasso che è il nostro record. Non dimentichiamo inoltre che anche Casinos Austria ha appena aperto una struttura a Milano".Ma c’è il rischio di chiusura? “Qualche tavolo potrebbe chiudere, ma stiamo trattando".M.Minoli

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