Ticino
Case anziani, l’MPS scrive alla Commissione della Gestione: “Basta nascondere la sporcizia sotto il tappeto”
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
2 anni fa
Il Gruppo parlamentare MPS-POP-Indipendenti è tornato a chinarsi sulla questione della gestione della pandemia nelle case anziani. “Sottovalutati i rischi”.

“E’ ora di tirare le conseguenze sugli errori commessi durante la pandemia nelle case anziani”. Ne è convinto il Gruppo parlamentare MPS-POP-Indipendenti che, dopo essersi chinato più volte sulla questione, ha inoltrato una lettera aperta alla Commissione della Gestione e Finanze, ribadendo la necessità di costituire una commissione parlamentare di inchiesta.

Perché una differenza nel numero di decessi?

Nella missiva l’MPS puntualizza che in una decina di case anziani il numero di decessi dovuti al Covid durante la pandemia fu “tre volte superiore” rispetto ad altri istituti. Queste differenze “furono dovute solo a sfortuna o furono conseguenze di atti e organizzazioni differenti?” Una risposta precisa “potrà essere data dai lavori di una Commissione Parlamentare d’inchiesta, ma è evidente che il medico cantonale e le direzioni delle case anziani hanno avuto delle chiare responsabilità”. Direzioni che “hanno sottovalutato o non compreso a quali rischi stavano sottoponendo i residenti”.

Qual era il grado di occupazione delle direzioni sanitarie?

Dall’interrogatorio della direttrice sanitaria di Sementina, prosegue la lettera, “è emerso che la stessa metteva a disposizione due ore alla settimana per dirigere questa struttura con 80 residenti”. Le conseguenze di questa “scelta strategica” fatta dal Municipio di Bellinzona “sono state pagate a caro prezzo dai residenti”. Nelle altre case anziani in cui vi furono decessi “quale era il grado d’occupazione delle direzioni sanitarie?”

“Atti imprecisi e non vincolanti del medico cantonale”

Infine, il medico cantonale, come emerso dal processo penale, è intervenuto “con ritardo e con degli atti che in parte non erano né precisi né vincolanti”. Prova ne sia “che per questa negligenza i dirigenti di Sementina sono riusciti a evitare alcune imputazioni grazie alla tesi che quanto emesso dal medico cantonale sarebbero state solo delle raccomandazioni. Ci riferiamo, ad esempio, al distanziamento tra i residenti o all’obbligo dei test per chi palesava chiari sintomi”.

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